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Il Comitato Stazione Alta Velocità Arezzo ha incontrato Tiziana Nisini e Lucia Tanti

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Il Comitato Stazione Alta Velocità Arezzo ha incontrato Tiziana Nisini e Lucia Tanti
Il Comitato SAVA consegna le 5.000 firme a Tiziana Nisini e Lucia Tanti

Il Comitato SAVA (Stazione Alta Velocità Arezzo) ha consegnato le prime 5242 firme pro Medio Etruria a Tiziana Nisini sottosegretario di stato al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e a Lucia Tanti, vicesindaco di Arezzo, nel corso di un appassionante incontro. Alberti e Tremori hanno esposto i contenuti della petizione ricordando l’impegno del Comitato, in dialogo con tutte le forze politiche, a sensibilizzare le Istituzioni ed ogni componente della società civile intorno al nuovo sistema di mobilità sostenibile che attende d’essere realizzato anche nel vasto e popoloso territorio aretino.

Domenico Alberti, segretario del Comitato, ha ricordato l’importante analisi tecnica della Regione Toscana seguita con grande impegno da Vincenzo Ceccarelli già assessore regionale ai trasporti ed oggi consigliere capogruppo del Partito Democratico.

Nella stessa giornata gli esponenti del comitato hanno incontrato Bernardo Mennini coordinatore provinciale di Forza Italia e candidato al senato nel collegio plurinominale.

Il Comitato SAVA e Bernardo Mennini

Prosegue senza sosta l’impegno dei giovani studenti e professionisti di SAVA che continuano a manifestare l’urgenza di riqualificare le attuali stazioni ferroviarie, utile collegamento dei diversi territori al più importante corridoio direttissimo italiano attraverso la nuova infrastruttura Medio Etruria.

Costituito in piena pandemia e sviluppatosi durante la guerra russo ucraina, il Comitato SAVA prosegue senza soluzione di continuità il programma dei prossimi mesi: dai binari della stazione alle scuole e fino ai vertici nazionali.

La petizione popolare sulla piattaforma change.org invita ancora a sottoscrivere digitalmente con nome, cognome ed email senza costo alcuno. I membri del Comitato SAVA rammentano che questa esperienza di cittadinanza attiva resta dedicata al futuro dei giovani per onorare il più importante dei contratti sociali: quello fra i nati, chi ha terminato il percorso terreno e quanti nasceranno.