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Le mozioni e gli atti di indirizzo del Consiglio Comunale di ieri

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Le mozioni e gli atti di indirizzo del Consiglio Comunale di ieri

Federico Rossi ha ritirato la mozione di Lega Salvini premier in merito allo scontrino antiviolenza che prevedeva l’introduzione della dicitura: “Se sei vittima di stalking o violenza chiama il 1522” nei documenti fiscali emessi da attività, istituzioni, enti e associazioni con le quali il Comune ha rapporti di collaborazione, gestione e partecipazione. Il motivo deriva dalla scelta compiuta dell’amministrazione comunale in linea con il dispositivo: “per questo ringrazio la giunta e l’assessore Giovanna Carlettini”.

Mozione di Fratelli d’Italia per invitare il sindaco a promuovere l’istituzione di spazi di sosta riservati alle autovetture dei cittadini che si recano negli ambulatori veterinari per la cura e pronto soccorso degli animali, nel caso in cui queste attività non abbiano un parcheggio privato. La riserva dovrebbe durare il tempo strettamente necessario e comunque per un lasso temporale non superiore ai 30 minuti, con esposizione del disco orario. “Ad Arezzo – ha precisato Renato Viscovo – funzionano cliniche veterinarie e pronti soccorso per animali, specialmente nella cintura urbana, dove è più difficile sostare per portare o riprendere gli animali domestici. I cittadini che intendono fruire di queste prestazioni vanno incontro a difficoltà causate dalla mancanza di stalli liberi nelle adiacenze e un ritardo nell’intervento può comportare rischi per gli animali da soccorrere o curare”. Nel corso del dibattito è emersa l’esigenza, sollevata da più consiglieri comunali, sulla creazione di un cimitero degli animali e l’assessore Giovanna Carlettini si è detta favorevole ricordando che sta lavorando al progetto fin dal suo insediamento in nome di un principio di tutela degli animali, anche dopo il decesso. La mozione è stata approvata con 21 voti favorevoli e un contrario.

Atto di indirizzo di Fratelli d’Italia per chiedere alla giunta ogni azione utile per favorire la presenza delle api. Tra le proposte avanzate: l’utilizzo di spazi verdi urbani, l’incremento di aiuole con tipologie floreali e piante idonee a dare ospitalità alle api, il monitoraggio del numero delle stesse in collaborazione con associazioni di apicoltori e ambientaliste, l’istituzione di corsi e lezioni per sensibilizzare gli alunni sul tema della biodiversità, l’ingresso nella rete Comuni amici delle api nata nel 2016, il confronto con i soggetti che si occupano della salvaguardia delle api e degli impollinatori. Tra questi, viene citata l’Associazione degli apicoltori delle province toscane costituita nel 1980 con sede ad Arezzo. “La forte riduzione di questi insetti – ha sottolineato Francesco Palazzini – costituisce una grave minaccia per l’eco-sistema e per l’ambiente”. L’atto di indirizzo è stato approvato all’unanimità.

Atto di indirizzo del Movimento 5 Stelle per chiedere a sindaco e giunta la realizzazione di almeno 3 casette dell’acqua pubblica potabile. “Attualmente esiste quella di Villa Severi, le altre potrebbero essere ubicate presso il chiosco di Campo di Marte, il parcheggio Pietri o il parcheggio scambiatore di via Tarlati, il chiosco di via Signorelli. I vantaggi sarebbero molteplici: di aggregazione sociale, di riduzione dei costi e dell’impatto ambientale. Pensiamo solo alle bottiglie di plastica da smaltire che caratterizzano ancora la spesa di molti. Ogni casetta avrebbe un costo complessivo di circa 25.000 euro, facilmente individuabili tra le voci di bilancio oppure ricorrendo a una sinergia tra enti o ai finanziamenti europei. L’acqua del rubinetto, d’altronde, è controllata e ha tutte le caratteristiche di potabilità”. L’atto è stato integrato da un emendamento di Mattia Delfini, per una maggiore implementazione del progetto, e approvato all’unanimità.

Atto di indirizzo di Fratelli d’Italia per intitolare una strada o una piazza,, in corrispondenza delle frazioni di Ponte Buriano o Cincelli, a Mario Lucherini, detto “Bozambo” dal titolo del suo libro più famoso. Renato Viscovo: “Mario Lucherini, morto il 9 dicembre del 2012 a 86 anni, ha raccontato i personaggi del dopoguerra della ‘sua’ Ponte Buriano, di cui era anima e memoria. Una laurea in veterinaria all’università di Bologna, la professione esercitata per decenni, le corse di notte tra le pieghe di un mestiere che impegna quotidianamente, non gli hanno impedito di coltivare le grandi passioni della caccia, dei libri, della storia del paese. Nel 1977 aveva rimesso in piedi la battitura, divenuta poi ‘Antica rievocazione della battitura del grano’, la prima in provincia, e fondato la cooperativa ricreativa e culturale che ancora oggi accomuna le due frazioni. Per poi lottare contro il progetto di innalzamento della diga della Penna che avrebbe potuto mettere a rischio il ponte romanico e il suo piccolo mondo antico”. L’atto di indirizzo è stato approvato all’unanimità.

Atto di indirizzo di Fratelli d’Italia per impegnare sindaco e giunta a valutare la possibilità di acquistare e installare o raccomandare ai dirigenti scolastici l’acquisto e l’installazione dei sistemi di ventilazione meccanica controllata per le aule delle scuole dell’infanzia, dell’istruzione primaria e della scuola secondaria di primo grado; a proporre alla Provincia di procedere nella stessa direzione per estendere tali tecnologie alle aule delle scuole d’istruzione secondaria di secondo grado; a proporre alla Regione Toscana di provvedere a pubblicare un bando, analogo a quello della regione Marche, per l’installazione di questi impianti, destinato alle scuole che non dovessero riuscire ad accedere ad altri contributi. “Risulta sempre più importante – ha rilevato Francesco Lucacci – prevedere una permanenza sicura degli studenti nelle aule. Tali ambienti, infatti, sono tra i più a rischio in termini di diffusione di qualsiasi contagio, dal Covid all’influenza stagionale, e più che dispositivi di protezione individuale, o scelte assurde come i banchi a rotelle, andrebbero privilegiati dispositivi di protezione collettiva a cui studi aggiornati assegnano un’efficacia più alta. È stato stimato che in un’aula di 50 metri quadrati con 25 allievi presenti, un’insegnante, facendo lezione per due ore, trasmette il virus in condizioni normali a 12 allievi, la metà della classe. Con l’apertura delle finestre, la contagiosità scende a 4 allievi. Ma con un sistema di ventilazione meccanica controllata si passa a 0,4. Praticamente si annulla il problema”. L’atto di indirizzo è stato approvato con 15 voti favorevoli e 6 astenuti.

Atto di indirizzo di Fratelli d’Italia finalizzato a intitolare un parco a Filippo Corridoni. “Eroe nazionale e difensore della patria e dei lavoratori – ha ricordato Francesco Palazzini – Corridoni fu esempio di altruismo e generosità sia nella vita civile che militare. L’interesse e l’affetto dimostrato dagli aretini per le vicende legate alla prima guerra mondiale, ai caduti italiani, evidenziatosi in ultima istanza in occasione del passaggio in città della salma del milite ignoto, trovano in Filippo Corridoni una spiccata figura di riferimento”. Michele Menchetti ha chiesto quale sia il legame di Corridoni con Arezzo e Palazzini ha replicato che la richiesta è dettata dall’intenzione di trasmettere la memoria di un personaggio animato da grande spirito patriottico, morto nella stessa guerra e a difesa dello stesso Paese del milite ignoto. “In onore di Corridoni – ha ricordato Vittorio Giorgetti – c’è perfino una cittadina nelle Marche dal nome inequivocabile: Corridonia”. L’atto di indirizzo è stato approvato con 15 voti favorevoli, 2 astenuti e 2 contrari.

Atto di indirizzo di Fratelli d’Italia per impegnare sindaco e giunta a installare telecamere di videosorveglianza, adeguatamente collegate alla centrale operativa, in piazza della Badia, via del Saracino, parcheggio Cadorna, via Cavour, via Porta Buia, via Garibaldi. “Nonostante l’impegno delle forze dell’ordine – ha sottolineato Francesco Palazzini – continuano a verificarsi episodi di degrado e vandalismo ai danni di cittadini e proprietà private in alcune zone ed è dunque auspicabile fermare questa deriva che si riverbera negativamente sulla qualità della vita e sul diritto al pieno godimento degli spazi pubblici”. Piero Perticai ha messo in risalto che la proposta si limita al perimetro del centro: “sono favorevole ma Arezzo è anche altro. Il 30% dei crimini è compiuto dall’8% della popolazione: una delle origini del problema sicurezza è l’immigrazione incontrollata e allora dovrebbe essere Roma, più che un singolo Comune, a prendere provvedimenti”. Per Michele Menchetti “la telecamera non è un deterrente per comportamenti quali l’assunzione di sostanze stupefacenti. Per piazza della Badia, l’auspicio è che si attivi un percorso di ascolto delle proposte dei cittadini riuniti in comitato. Quando si parla di sicurezza vanno citati il parco del Pionta, via Provenza, Campo di Marte, il parco Arno. Non che siano totalmente mancati gli interventi dell’amministrazione comunale ma evidentemente i loro effetti sono stati molto limitati”. Marco Donati: “sette anni dopo la candidatura di Ghinelli si parla di videosorveglianza. Il sistema che l’attuale sindaco promise nel 2015 come primo provvedimento. Purtroppo la maggioranza si trova costretta a insistere il 16 giugno 2022. Non che gli enti locali abbiano chissà quali armi in materia di sicurezza, ma anche le poche a disposizione con questa amministrazione sono venute meno. La presenza in città dell’autorità locale sarebbe importante, altrimenti la sensazione di sfarinamento incentiva comportamenti criminali e situazioni di degrado. E magari qualche risorsa in meno per lo Youth Festival e qualcuna in più proprio per la sicurezza”. Roberto Cucciniello: “stiamo affrontando un tema nazionale, quadro in cui Arezzo non è tra le peggiori città italiane. Altre della nostra dimensione registrano episodi molto più gravi ed eclatanti. Di conseguenza chiediamo di prestare attenzione verso alcuni specifici punti che sette anni fa non erano coinvolti soprattutto nella movida e dunque non manifestavano necessita stringenti. Sulle frazioni posso dire che sono le porzioni di territorio più sicure, molto più dei luoghi che abbiamo indicato come destinatari dell’intervento”. Donella Mattesini: “Arezzo segnala situazioni di forte disagio, specie nei fine settimana. Tutto questo chiama in causa una lacuna di questa amministrazione: adeguate politiche di prevenzione. Il 17% dei giovani aretini fino a 34 anni non studia o lavora. Registriamo il dato più alto d’Italia di abbandono scolastico e un uso diffuso di droghe pesanti. Se tutte le istituzioni pubbliche, Comune compreso, si facessero carico di queste situazioni aumenterebbe il senso di appartenenza. E con quest’ultimo, ciascuno si sentirebbe responsabile verso se stesso e gli altri”. Per Valentina Vaccari “i ruoli del Comune dovrebbero essere quelli di impegnare i nostri ragazzi in attività virtuose e di sostenere le famiglie invece di cancellare i servizi dedicati”. Alessandro Calussi: “ad Arezzo registriamo soprattutto reati di micro e non di grande criminalità, in un quadro che necessita di attenzione ma non allarmante e per il quale non possono essere ascritte responsabilità particolari all’amministrazione”. Donato Caporali: “questo atto di indirizzo ricalca analoghi testi della scorsa consiliatura, a firma soprattutto della Lega e con indirizzo Saione. Non mi pare che abbiano avuto grande fortuna. Se pensate che questi siano i metodi risolutivi per garantire sicurezza, vi invito ad agire con atti concreti e non con dichiarazioni di principio”. L’atto di indirizzo è stato approvato con 16 voti favorevoli e un astenuto.

Atto di indirizzo di Ora Ghinelli per proporre al sindaco di ripristinare il giuramento dei nuovi agenti della polizia municipale e individuare quale luogo deputato alla cerimonia la sala di Consiglio Comunale per conferire alla stessa la giusta solennità. “Una usanza – hanno sottolineato Mattia Delfini e Simon Pietro Palazzo – già reintrodotta da molte amministrazione comunali e che costituirebbe una manifestazione plastica del legame da instaurare tra la città e gli agenti e una sorta di auspicio per il conseguimento del risultato che si è prefissato l’amministrazione, ovvero raggiungere quota 100 come numero dei componenti del corpo della PM”. L’atto di indirizzo è stato approvato con 17 voti favorevoli e 5 astenuti.

Tre gli atti di indirizzo della Lega sui quali i proponenti hanno chiesto il rinvio: quello sull’attestazione comunale “De.Co”, quello sull’apposizione nei pannelli turistici e museali di un QR code descrittivo e quello sull’accesso gratuito per gli aretini, un giorno al mese, nei musei civici. Rinviato anche l’atto di indirizzo del Pd con la richiesta alla giunta di presentare un’offerta in sede d’asta per l’acquisizione dell’ex Fontemura, dopo l’impegno di Simon Pietro Palazzo, nella sua qualità di presidente, di portare la questione in Commissione assetto del territorio per un’analisi di fattibilità della proposta.

Atto di indirizzo del Pd sulle frazioni. “Il progetto – hanno dichiarato Giovanni Donati e Alessandro Caneschi – implica un investimento limitato ed è utile, per diretta ammissione degli operatori del 118, per quelle porzioni di territorio con una conformazione e distribuzione molto articolate. Su tutte Indicatore ma nella maggior parte le strade non hanno comunque intitolazione e la numerazione civica non segue la logica del centro città. A complicare ulteriormente la situazione, nell’ambito di molte località troviamo addirittura una ‘sotto-toponomastica’, basti pensare a Battifolle con la Poderina o la Cinguetta. Abbiamo un esempio che funziona, dal 2018, ed è il Bagnoro: proponiamo dunque di replicare ed estendere quel sistema di cartellonistica utile a facilitare il raggiungimento delle abitazioni non solo da parte dei mezzi di soccorso, la fattispecie ovviamente più rilevante, ma anche di altri servizi come i corrieri. I cartelli di cui parliamo, numerici e collocabili all’altezza delle intersezioni laterali lungo la strada principale, sono geo-riferiti e per un’ambulanza, tanto per restare al caso che più sta a cuore ai cittadini, è sufficiente inserire le coordinate per sopraggiungere. Non stiamo parlando di indirizzi o numerazione civica per cui patenti, passaporti, carte di identità non vengono coinvolti”. Apprezzamento per la proposta è stato espresso da Renato Viscovo e Michele Menchetti. Per Piero Perticai “è una soluzione a metà, sarebbe più utile un lavoro certosino sui numeri civici, da rendere progressivi anche nelle zone rurali, altrimenti non se ne esce” mentre per Marco Donati “l’importante è rendere il sistema realmente integrato con il 118”. Per Roberto Cucciniello “le frazioni sono diverse l’una dall’altra e non so quanto sia opportuno replicare per tutte uno strumento uniforme”. L’assessore Alessandro Casi ha rilevato “come il problema nelle frazioni sia in effetti l’ordine sparso dei numeri civici. Occorre cercare una soluzione diversa e migliore. L’importante è che si parta da una base funzionale alla necessità di una geo-localizzazione certa. Confermo il mio impegno e intendo portare la questione dinanzi alla commissione opere pubbliche presieduta da Roberto Severi”. Simon Pietro Palazzo ha apprezzato il coinvolgimento della commissione da parte dell’assessore e ha espresso fiducia su una rapida e congrua decisione. Francesco Lucacci: “proporre qualcosa che funziona è l’atteggiamento più corretto. Mi sono informato sul Bagnoro e ho avuto riscontri positivi che mi portano a dare, personalmente, analoga valutazione”. L’atto di indirizzo è stato approvato con 16 voti favorevoli e 6 astenuti.

Atto di indirizzo del Pd per la realizzazione di un’area verde gioco-attrezzata per ogni frazione e quartiere periferico, ombreggiata con essenze forestali autoctone, dotata di adeguate illuminazione e irrigazione e di un’area cani in ogni frazione di almeno 500 abitanti o in una tra quelle contermini che insieme raggiungano tale soglia. “Specie dopo la fine delle circoscrizioni – ha dichiarato Donato Caporali – tali aree, rispetto a quelle cittadine, non sono state adeguate a una nuova concezione di fruibilità diventando poco più che piccoli prati. Durante la pandemia, quando erano consentite attività all’aria aperta, i parchi delle frazioni e della periferia sono diventati luoghi di aggregazione ma in molti casi i cittadini hanno rilevato l’assenza o l’insufficienza di arredi, di illuminazione, dello stesso manto erboso. Rivendichiamo dunque parità di trattamento tra i cittadini del centro e quelli delle altre realtà territoriali, queste ultime già colpite dalla chiusura o contrazione di orario di esercizi commerciali e di sportelli bancari e postali e dalla sospensione delle attività di circoli, sagre e centri di aggregazione sociale. Se tutti i consiglieri comunali eletti nelle frazioni facessero squadra a prescindere dalle appartenenze politiche riuscirebbero a incidere sull’azione di governo”. Roberto Severi ha sottolineato come “l’auspicio di un’area cani è stato già espresso dall’assessore Giovanna Carlettini. Inoltre, nel piano operativo è prevista la possibilità di opere pubbliche di natura sociale, ricreativa e ambientale. L’amministrazione non è distratta e sta già andando in questa direzione”. Simon Pietro Palazzo “fra le tante frazioni del territorio, mi viene in mente Campoluci alla quale stiamo cercando di dare alcune risposte. Un conto, quindi, è realizzare aree del genere dove non esistono, un altro è programmare la manutenzione di quelle che ci sono. Lo spirito dell’atto è comprensibile ma di certo non partiamo da zero, il lavoro è impostato”. Giudizio positivo è stato espresso da Michele Menchetti mentre per Piero Perticai “a questo atto di indirizzo manca un pezzo perché il problema è un altro: dai 65.000 ettari coltivati a grano del secondo dopoguerra siamo scesi a 5.000. Sostituiti da sterpaglie e terreni abbandonati. Le scelte dovrebbero essere altre, molto più importanti, tipo la sistemazione delle zone a monte per mitigare gli effetti degli acquazzoni”. Andrea Gallorini: “la logica dell’atto non è la denuncia di uno stato di abbandono ma il suggerimento di una maggiore attenzione, anche per un principio di equità fra cittadini. Riteniamo, se l’argomento è condiviso negli intenti, di portare l’atto in commissione per un lavoro condiviso”. Per l’assessore Alessandro Casi “non ci sono problemi a pensare a una pianificazione diluita negli anni, a 360 gradi, da elaborare in quella sede. L’orientamento dell’amministrazione comunale, d’altronde, è rendere le aree verdi il più possibile fruibili”. Donato Caporali ha ritirato l’atto