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Marco Brinzi nuovo direttore artistico del Festival Orizzonti di Chiusi

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Marco Brinzi nuovo direttore artistico del Festival Orizzonti di Chiusi

Marco Brinzi nuovo direttore artistico del Festival Orizzonti di Chiusi

La Fondazione Orizzonti d’Arte di Chiusi compie dieci anni ed è pronta a dare il benvenuto al nuovo direttore artistico del Festival Orizzonti: Marco Brinzi, volto noto alla Fondazione d’Arte con cui collabora ormai da anni e che quest’anno lo vedrà in nuove vesti all’interno della ventesima edizione del festival Orizzonti di Chiusi.

 Allo scoccare del suo decimo compleanno la Fondazione Orizzonti d’Arte di Chiusi annuncia il nuovo direttore artistico del Festival Orizzonti di Chiusi: Marco Brinzi. Dieci anni di storia e di lavoro, e ben venti anni di Festival necessitavano di una figura che potesse incarnare l’identità di una realtà così importante per il territorio e Marco Brinzi è di sicuro la persona più adatta a questo compito.

Diplomato alla scuola del Piccolo Teatro di Milano sotto la direzione di Luca Ronconi, Brinzi è attore e autore, oltre che co-direttore artistico della rassegna letteraria “Ex Festival” assieme alla casa editrice Minimumfax. Il nuovo incarico di direttore artistico del Festival Orizzonti di Chiusi lo vede impegnato sin da questi giorni nella realizzazione della ventesima edizione. Una sfida non da poco per la quale Brinzi si è già messo al lavoro:

“La Fondazione Orizzonti d’Arte la immagino come una sorta di “cartina tornasole” che mostra, attraverso le sue proposte, come i linguaggi teatrali si trasformino nel tempo. È stata creata dieci anni fa per indagare e poi promuovere attività culturali nel proprio territorio. Negli anni sono passati da Chiusi artisti di altissimo livello e sarà così anche per il Festival Orizzonti 2022, creato con il contributo prezioso di Fondazione Toscana Spettacolo” afferma Brinzi “Chiusi ha un patrimonio artistico e naturale che sono ideali per accogliere un pubblico teatrale, la storia lo insegna.

Chi vive la città in estate lo fa per regalarsi del tempo “nutrendosi”: visita posti suggestivi e ricchi di arte etrusca, si gode cibo e vini ottimi e in più, tornando a noi, può scegliere di “regalarsi” una buona domanda vedendosi uno spettacolo. L’arte esiste per poterci fare domande migliori e mai per darci risposte. Non è comodo o semplicemente evasivo come una storia sui social, richiede la nostra partecipazione in presenza come pubblico, bisogna essere attivi con l’immaginazione”.

Dopo il diploma alla scuola del Piccolo, Brinzi prosegue il suo percorso attoriale diretto da registi come Massimo Castri, Cristina Pezzoli, Serena Sinigaglia, Federico Tiezzi, Gilbert Rouviere, Robert Carseen oltre che dal lituano Oskaras Koršunovas (protagonista nella versione italiana di WInter di Jon Fosse) e dal Leone d’oro per il teatro Declan Donnellan con “La Tragedia del Vendicatore”. Dal 2015 inoltre, Brinzi porta in scena i propri lavori indipendenti, uno fra questi il monologo, scritto da Andrea Cosentino, “Glenn Gould-L’arte della fuga” e che lo ha reso noto al pubblico chiusino anche grazie alla residenza artistica organizzata al Teatro Mascagni di Chiusi.

Fra i suoi altri lavori indipendenti ricordiamo: “Ich War”, che racconta la strage nazista del ‘44 a Sant’Anna di Stazzema, il reading teatrale “La Tregua” tratto dall’opera di Primo Levi. Ai suoi impegni teatrali, Brinzi alterna impegni televisivi: è stato Massimo Lorenzon nella serie Sky 1992 e coprotagonista nel film tv Rai Limbo, tratto dal romanzo di Melania Mazzucco a fianco di Kasia Smutniak. Nel 2016 ha recitato nell’ultimo film dei Fratelli Taviani “Una questione privata”, tratto dall’omonimo libro di Beppe Fenoglio, mentre nel 2018 è in “Il testimone invisibile”, diretto da

Stefano Mordini e prodotto da Warner Bros Italia. È anche protagonista delle serie tv: La Stirpe prodotto da RSI Svizzera e in One Wish (Deakids).

“Il teatro non è autoreferenziale ma un rito collettivo” conclude il nuovo direttore artistico Marco Brinzi “Per questo ritengo necessario rilanciare il legame tra la città e il suo Festival. Immagino una comunità felice di ospitare, ma anche capace di divertirsi e di finalizzare degli introiti economici dal suo evento. Per una città, avere un festival che compie vent’anni significa non solo farsi carico di questa consapevolezza e di questa tradizione ma anche essere responsabile nel promuoverlo al meglio, vederlo come valore aggiunto alla propria ricchezza culturale e alla propria identità e sono certo che i chiusini ne saranno capaci!”

“Il Festival ripartirà a breve con la scelta di Marco Brinzi, che dalla nomina si è subito messo a lavoro” dichiara Giannetto Marchettini, vicepresidente della Fondazione Orizzonti d’Arte “A breve sveleremo il programma e tutti gli artisti coinvolti, ma come sempre si prevede un Festival più bello che mai, anche grazie ai vent’anni compiuti proprio quest’anno. 20 anni che non sarebbero stati possibili se non grazie a tutto lo staff e ai direttori artistici, specie mi sento di ringraziare il direttore artistico uscente, Gianni Poliziani, sperando che la collaborazione, con lui come con tutti gli altri artisti che ci sono stati vicini in questi anni, possa continuare sotto altre forme.”

Sarà la Ventesima edizione del Festival Orizzonti che combacia con i 10 anni di vita della Fondazione Orizzonti d’Arte. Proprio per questo ci siamo posti l’obiettivo di rendere merito anche a tutta l’attività che la Fondazione ha svolto in questi anni creando un Festival che potesse continuare a valorizzare tutto l’operato svolto sin qui, continuando a promuovere la cultura teatrale nel nostro territorio.

Dichiara Gianluca Sonnini Sindaco del Comune di Chiusi e Presidente della Fondazione Orizzonti d’Arte “Il valore aggiunto è rappresentato dalla nomina del nuovo Direttore Artistico del Festival Orizzonti, Marco Brinzi, che abbiamo avuto il piacere di incontrare ed ospitare in uno dei periodi più bui che la storia degli ultimi anni possa ricordare, ovvero durante il periodo della pandemia, quando arrivò a Chiusi in lockdown per iniziare a lavorare alla nuova produzione teatrale che ha dato vita poi al “Glenn Gould” che ha debuttato proprio a Chiusi nel corso della stagione passata. In quell’occasione anche Marco ha avuto modo di apprezzare e conoscere la nostra comunità, ed è per questo che ha accolto con grande entusiasmo la proposta di guidare la Ventesima edizione del Festival Orizzonti.”