Giovedì 10 marzo a partire dalle ore 21,00 sarà online gratuitamente sulla pagina facebook.com/casamuseo.ivanbruschi il secondo appuntamento del format “Parlando di musica. Grandi maestri a confronto”: Roberto Pasquini, presenterà un’intervista, arricchita da contributi musicali inediti, a Paolo Bonomini, primo violoncello dell’Orchestra Camerata di Salisburgo.

Vincitore del primo premio al XX Concorso Internazionale J.S. Bach di Lipsia, Paolo Bonomini conduce un’attiva carriera internazionale come musicista da camera, solista e didatta. Nel corso dell’intervista con il Maestro Roberto Pasquini, Bonomini racconterà della sua passione per il violoncello, delle sue mille voci e di come le scuole violoncellistiche mondiali siano ancora ben presenti nel panorama musicale.

La rassegna “Parlando di musica. Grandi maestri a confronto”, realizzata con la collaborazione di Officine della Cultura, rappresenta un’occasione per continuare a sognare e riflettere sulla grande arte della musica e per scoprire in modo originale, attraverso un punto di vista esclusivo, l’interpretazione di affermati e talentuosi musicisti. L’ultimo appuntamento è previsto sul profilo facebook.com/casamuseo.ivanbruschi giovedì 31 marzo a partire dalle ore 21,00, protagonista Giuseppe Gibboni, primo premio al 56° Concorso Internazionale Niccolò Paganini di Genova, che dialogherà sul tema “Il percorso di un grande talento”.

La Fondazione Bruschi ricorda inoltre che fino al 13 marzo è ancora possibile visitare la mostra “Bruno Galoppi. Il design orafo tra gli anni Cinquanta e Settanta ad Arezzo”, a cura di Paolo Torriti. Attraverso i progetti e i gioielli creati da Bruno Galoppi, l’allestimento ripercorre il design, le tendenze e la moda della società italiana e la produzione della prima azienda orafa di Arezzo, l’UNOAERRE, di cui Galoppi era dipendente.

Ogni sezione della mostra è completata da opere pittoriche di Nativi, Cagli, De Gregorio, Margonari con l’eccezionale esposizione dell’opera “Combustione CP3 – 1964” di Alberto Burri. L’esposizione è arricchita da quattro preziosi busti delle Divinità del mare, opere in legno con preziose applicazioni in argento realizzate da Giovanni Raspini: geniali e suggestive creazioni del maestro argentiere e immaginoso ideatore di ‘wunderkammer mediterranee’, che ben figurano nel variegato mondo del collezionismo.