Il PD in provincia di Arezzo si mobilita per “la più ferma condanna dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e dei bombardamenti delle città, avvenuti in spregio ad ogni regola del diritto internazionale per sottomettere uno stato sovrano, rifiutando ogni tentativo d’intesa negoziale e minando la pace e la stabilità dell’Europa”.
Secondo il Pd, “il Governo italiano, gli Stati membri e le istituzioni dell’Unione Europea devono impegnarsi in un’iniziativa di contrasto dell’aggressione assumendo le misure necessarie, entro la reazione della comunità internazionale che l’Onu deve garantire e con un ruolo attivo nelle alleanze difensive a partire dalla NATO, perché l’invasione sia fermata, l’Ucraina sia liberata e si possa tornare all’applicazione degli accordi di Minsk e al rispetto degli accordi di Helsinki, ribadendo il principio fondamentale dell’inviolabilità delle frontiere”.
Il segretario provinciale Francesco Ruscelli: “i Comuni devono far sentire al popolo ucraino la reazione e la solidarietà dei cittadini italiani e la più forte condanna morale e politica di Putin e delle sue azioni di guerra. E questo creando ogni possibile mobilitazione contro l’aggressione russa, per la pace e la garanzia del diritto internazionale in concorso con le altre istituzioni locali e con la società civile che si oppone al sopruso e alla sfida portata alla democrazia e alla convivenza dei popoli”.
Per questa ragione il Coordinamento territoriale del PD farà presentare in ogni consiglio comunale ordini del giorno contro la guerra in Ucraina e invita ad esporre in tutte le sedi istituzionali e di partito la bandiera della pace.
“Infine – conclude Ruscelli – ho avuto i primi contatti con dirigenti dei sindacati e di associazioni per verificare la possibilità di organizzare una manifestazione, a livello provinciale e con la partecipazione più ampia possibile, contro la guerra”.