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Torna il “Viaggio Invisibile”: in Fortezza il 17 e 18 settembre

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Torna il “Viaggio Invisibile”: in Fortezza il 17 e 18 settembre

Il 17 e 18 settembre torna in Fortezza VIAGGIO INVISIBILE, lo spettacolo itinerante di INTERNO12 aps ispirato a Le Città Invisibili di Italo Calvino che già aveva coinvolto un gran numero di spettatori nelle fortunate repliche dello scorso dicembre.

Gli attori/viaggiatori della “Compagnia Invisibile” (Francesca Barciulli, Giuliana Bianchi, Annalisa Cei, Carlo Giabbanelli, Cordelia Palla, Stefania Salvietti, Giovanni Visibelli) diretti da Alessandra Bedino, guideranno il pubblico in un percorso diverso da quello di dicembre, questa volta sfruttando anche gli spazi all’aperto della Fortezza, ma sempre sulle tracce di quelle città fantastiche di cui soltanto loro conoscono mappe e segreti.

“In questa Fortezza sono conservate le mappe di tutte le città, anche quelle che non sappiamo bene se esistano per davvero e dove siano… sono città possibili perché immaginabili. È delle città come dei sogni: tutto l’immaginabile può essere sognato ma anche il sogno più inatteso è un rebus che nasconde un desiderio, oppure il suo rovescio, una paura.”

Interno12 da anni promuove la cultura teatrale ad Arezzo e non solo, ideando spettacoli, reading, laboratori di teatro, corsi di dizione e lettura espressiva e di scrittura per la scena. Ha una predilezione per gli spazi teatrali non convenzionali che avvicinano attori e spettatori in un rapporto più emozionante.

“Ecco la nostra Compagnia ha cominciato a lavorare su “Le città Invisibili” di Calvino, durante il primo lockdown – dichiara Alessandra Bedino, regista dello spettacolo – a distanza ovviamente, quando le città erano invivibili einvisibili per tutti, perché mi sembrava che esercitare l’immaginazione in quel momento fosse importante per recuperare una dimensione soffocata dall’ansia e dall’isolamento. E’ nato così uno spettacolo/viaggio attraverso città immaginarie a cui siamo particolarmente legati e che possiamo adattare di volta in volta agli spazi che ci ospitano. Lo abbiamo rappresentato dapprima in un contesto di aperta campagna, utilizzando come scenografia la natura stessa, ma è altrettanto emozionante invitare il pubblico a viaggiare attraverso gli spazi della Fortezza di Arezzo.”