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Da Umberto Eco all’astronave al Comune: a Palomar il racconto del Premio Masaccio 1968

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Da Umberto Eco all’astronave al Comune: a Palomar il racconto del Premio Masaccio 1968
Dibattito sull’happening del gruppo Ufo, 12 luglio 1968, San Giovanni Valdarno: Eugenio Miccini, Furio Colombo, Umberto Eco, Giuseppe Chiari, il sindaco Leonetto Melani, Claudio Popovich, Lapo Binazzi, Vittorio Maschietto, Patrizia Cammeo e Gianni Campus

In occasione della mostra “Masaccio e Angelico. Dialogo della verità nella pittura”, il Comune di San Giovanni Valdarno, con il Museo delle Terre Nuove, il Museo della Basilica di Santa Maria delle Grazie, Casa Masaccio, Centro per l’arte contemporanea e l’Associazione MUS.E hanno organizzato una serie di iniziative rivolte ai pubblici più diversi con l’obiettivo di avvicinare alle opere e ai temi dell’esposizione. La mostra, allestita al Museo delle Terre Nuove e al Museo della Basilica di Santa Maria delle Grazie, fa parte del progetto Terre degli Uffizi de Le Gallerie degli Uffizi e Fondazione CR Firenze, all’interno dei rispettivi progetti Uffizi Diffusi e Piccoli Grandi Musei. Promossa dal Comune di San Giovanni Valdarno, “Masaccio e Angelico. Dialogo della verità nella pittura” è curata da Michela Martini, Daniela Parenti, Carl Brandon Strehlke e Valentina Zucchi.

E sabato 14 gennaio alle 17 a Palomar, la Casa della Cultura, si svolgerà l’imperdibile appuntamento del ciclo di conferenze “Dialoghi sull’arte” dal titolo “Umberto Eco. San Giovanni Valdarno, 12 luglio 1968”.

Interverranno Alessandra Acocella, storica dell’arte e ricercatrice indipendente e Giorgia Marotta, storica dell’arte in dialogo con alcuni dei protagonisti della sesta edizione del Premio Masaccio come Gianni Pettena, architetto, artista e critico appartenente al nucleo originario dell’architettura radicale italiana, Lapo Binazzi architetto e docente di interior design fra i fondatori del gruppo Ufo insieme anche a Vittorio Maschietto, architetto e docente di urbanistica, anche lui presente all’evento.

Si parlerà di quando Umberto Eco, e con lui intellettuali di fama e personaggi di spicco quali Eugenio Miccini, Furio Colombo, Giuseppe Chiari, Claudio Popovich, Lapo Binazzi, Vittorio Maschietto, Patrizia Cammeo e Gianni Campus intervennero in un dibattito pubblico a San Giovanni nel 1968 sul tema “arte e provocazione”, in occasione della polemiche che sorsero di fronte alle opere più sperimentali presentate per la sesta edizione del Premio Masaccio.  Il testo di Umberto Eco, ad oggi inedito, è tra l’altro inserito nel catalogo della mostra “Masaccio e Angelico”, un volume che non si presenta come un catalogo tradizionale, ma quasi come un’ulteriore parte della mostra.

L’iniziativa di sabato partirà dalle vicende che accaddero intorno all’happening del 68 del gruppo di architettura radicale Ufo, sperimentatori votati alla contaminazione contro la linea della tradizione. La performance iniziò con l’arrivo di un’astronave proveniente da Venere che s’incastrò sul tetto del Comune, dove l’attendeva il grande Alchemico per dare inizio all’operazione: il lancio di enormi polli in cartapesta dall’alto della torre di Palazzo d’Arnolfo contro i miti e i riti del Valdarno. E poi la pin up in cartapesta portata in sposa a Garibaldi e il tubo  gonfiabile di trecento metri, colorato con le immagini di John e Robert Kennedy, fatto serpeggiare fra le folla che spaventò i cittadini. L’happening venne interrotto per l’indignazione generale provocata, diventando oggetto di contestazione per settimane e arrivando a spaccare in due l’opinione pubblica nazionale.

“Anche questa è la nostra città – dichiara l’assessore alla cultura Fabio Franchi – una cittadina che, seppur di piccole dimensioni, è da sempre al centro di importanti innovazioni culturali, da quando ha offerto i natali a Masaccio, che ha rivoluzionato la pittura nel Rinascimento, passando per l’aver segnato un nuovo corso, di rilievo nazionale, nell’arte contemporanea, con artisti che hanno presentato opere e installazioni provocatorie e in controtendenza per il Premio Masaccio 1968, fino ad aver ospitato intellettuali del calibro di Umberto Eco, indubbiamente il più importante intellettuale e uomo di cultura italiano degli ultimi decenni. Per chi fosse curioso di conoscere, rivivere o approfondire il collegamento tra San Giovanni Valdarno, Umberto Eco, il Premio Masaccio e, di conseguenza, l’attuale vocazione di Casa Masaccio Centro per l’Arte Contemporanea, l’appuntamento da non perdere è sabato 14 gennaio alle 17 a Palomar”.