Home Arezzo Giornata della Memoria: la rosa di DEMOS al Campaccio degli ebrei

Giornata della Memoria: la rosa di DEMOS al Campaccio degli ebrei

0
Giornata della Memoria: la rosa di DEMOS al Campaccio degli ebrei

Per decenni un terreno incolto, abbandonato, lasciato alle erbacce, vicino a una delle fornaci storiche aretine, luogo di lavoro, poi mura abbandonate, pozze d’acqua, quella che veniva chiamata dagli aretini area Bisaccioni. Lì, misconosciuto, c’era il cimitero degli ebrei della piccola comunità aretina.

Fu un’idea di Alfredo Rossi uno dei fondatori di DEMOS, dirigente di primo piano delle ACLI, animatore delle Estati Aretine, che spinse le ACLI provinciali a lanciare all’amministrazione comunale la proposta di un luogo della Memoria al Campaccio, lungo via Baldaccio d’Anghiari. Fu il vicesindaco Paolo Nicchi, amministratore sagace, a sostenere l’iniziativa aclista e a realizzare la collinetta con l’ulivo degli ebrei.

Oggi è un luogo della memoria che “appartiene” alla città intera o come diciamo noi di DEMOS, l’Osservatorio dei cattolici democratici, alla comunità aretina. Quella comunità che desideriamo sempre più interculturale, accogliente, solidale.

Per una felice coincidenza succedutasi nel corso degli anni oggi l’ulivo del Campaccio degli ebrei è tutt’uno con il Parco intitolato ad Aldo Ducci, grande Sindaco e amministratore aretino, parco che per completezza viene oggi riportato nelle carte come parco Ducci – Bisaccioni accomunando al Sindaco il cognome di una laboriosa famiglia d’imprenditori aretini.

Quest’anno DEMOS collega la Giornata della Memoria 2023 alla promulgazione delle Leggi razziali fasciste del Regio Decreto n° 1728 del 17 novembre 1938 che colpirono la comunità ebraica. Le leggi razziali antiebraiche furono uno dei momenti più bui della nostra storia, prevedeva la purezza della razza italiana, una stupidaggine che annotava per legge la parodia della follia nazista. Leggi che disegnavano separatezza, arretratezza culturale nonostante gli aedi del regime, voglia di persecuzione. Oggi, talvolta, dinanzi al fenomeno migratorio, in Italia, il razzismo torna a farsi largo ma “nessun uomo è un’isola”.

Mesi fa segnalammo, tra l’altro, le condizioni fatiscenti della bella targa che descriveva all’entrata il luogo della memoria ebraica, ci auguriamo che sia stata messa a nuovo.

Da lustri, i cattolici democratici di DEMOS, omaggiano l’ulivo del Campaccio con il fiore simbolo dell’Osservatorio e della lotta antinazista non violenta dei fratelli Scholl.

Anche quest’anno 2023 per la Pace, la Libertà, l’Eguaglianza, la rosa Bianca sarà al Campaccio.