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L’Eroica Running per diventare ‘Eroici per un giorno’

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Prendo spunto e traggo molte frasi trovate qua e là su internet in questi anni per confezionare questo pezzo, da quando è iniziata la mia avventura “Eroica”, a circa 20 km da casa mia, in un paesino chiamato la perla senese, dal nome vintage, Gaiole in Chianti. Vintage come lo è il nome che gli organizzatori allorchè nel 1997 scelsero per la creatura che stava nascendo e che, in breve sarebbe diventata famosa in tutto il mondo, dall’Australia al Giappone, senza tralasciare l’Alaska: L’Eroica! Un nome evocativo di sudore, polvere, fatica, ma anche di paesaggi da favola, poesia, le crete che danno la sensazione di “scivolare”, si percorrono le celebri “strade bianche” passando per il Castello di Brolio (ove c’è la prima vera salita) e altri paesaggi e luoghi mozzafiato. Sono passati ben 15 anni da quando è nata L’Eroica cicloturistica,che richiama più di 5.000 persone provenienti da ogni angolo del pianeta, sono tre anni da quando è nata la sorellina minore, L’Eroica Running, che ricalca quasi fedelmente le strade percorse dalla sorella più famosa…almeno per ora!
“L’eroismo dei partecipanti alla gara ciclistica più curiosa d’Italia sta tutto nella determinazione con cui si affrontano le salite, che possono arrivare al 20%). Gli Eroici portano infilate al petto gomme da sostituire, sopra maglie di lana degli anni ’40 o che sono state cucite per l’occasione”. Una gara vintage, insomma. Per la sorella minore, L’Eroica Running invece si è scelto per ora lo stile moderno: la competitività e la classifica, anche I chip e I rilevamenti intermedi, ma senza dimenticare le salite e le discese, le strade bianche e quelle al bitume, I ristori dove c’è di tutto di più, ai camminatori e, da quest’anno, anche gli amanti del Nordic-walking. E’ un evento coinvolgente, pur nella sua semplicità, perchè ognuno deve sentirsi “Eroico per un giorno”.
Perchè L’Eroica spesso te la raccontano, ma forse è più corretto dire te la decantano. Ed è cosi che è diventata un mito. Se L’Eroica cicloturistica può essere definita “La corsa per ciclisti contemporanei in salsa d’altri tempi”, idem definizione vale per la sorella minore: L’Eroica Running, corsa a piedi per runners supertecnologici in salsa d’altri tempi. Ogni parola a l’Eroica è importante, perchè a L’Eroica non si parla invano. Qualcuno lo scorso anno disse e scrisse: “me l’avevano detto che ci si rischiava di innamorarsi de L’eroica. Ma non pensavo cosi a fondo!”
E poi beh quest’anno c’è un motivo in più per partecipare. Conoscete il direttore della rivista Spirito Trail? No, no, non dico di nome, è un nome famoso lo so, ma di faccia! NO? Allora dovete venire assolutamente a L’Eroica Running sabato 3 novembre, perchè il Leosorry del forum SpiritoTrail, sarà graditissimo ospite e conferenziere. Ma non di quelle noiose conferenze ove, fra uno sbadiglio e un altro, pensi a tutt’altre cose, magari a quando si mangia, ma come sarà la corsa domani, quando finisce questo qui. Niente conferenze tecniche, ma un momento vivace e vibrante su “racconti eroici” fatti dal protagonista in terra americana, come la partecipazione e primo finisher italiano della Western States, qualche anno fa. Oppure volete ascoltare qualcosa dei nativi messicani, I Tarahumara e del suo primo romanzo “Il ragazzo che cavalcava il vento”? O magari avete paura che Leonardo Soresi non sia poi quel simpatico ragazzotto che ci appare in foto nel forum di Spirito Trail o sulla omonima rivista? Preferite una bella presenza femminile? Presto detto! La fanciulla più bella e più coraggiosa dell’intero vecchio mondo: Ausilia Vistarini, due volte finisher e una volta vincitrice della quasi impossibile Iditarod in Alaska, 500 e passa km sotto tempeste di neve e deserti bianchi. Unica europea a riuscire nella titanica impresa, quasi (ho scritto quasi!) come finire L’Eroica Running, 65 km nella quiete del Chianti, ammirando paesaggi surreali, per divenire anche voi, “Eroi per un giorno”. Perchè L’eroica la si può anche raccontare. Ma non basta. L’eroica running va vissuta!

Articlolo scritto da: Denise Quintieri