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Lotta al lavoro irregolare in Casentino

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Il tessuto delle aziende edili presenti nel territorio e assai variegato, per dimensioni, professionalità, paesi di provenienza dei datori di lavoro e delle maestranze.
?Crediamo – dichiara Il Presidente CNA dell?Area Territoriale del Casentino Tommaso Ausilio – che l?apporto che hanno dato e che stanno dando le imprese con matrice extracomunitaria nel comparto edile è di grande spessore, a volte determinante. E questo vale per l?intera provincia di Arezzo ma ancora di più per il Casentino dove la presenza di aziende non originarie della vallata è forte. Ma occorre precisare che questo giudizio è limitato alle imprese regolari. Non sono certo esperienze positive quelle di chi intende operare e sviluppare la propria attività fuori dalle regole, non versando quanto dovuto all?erario, non pagando le maestranze come previsto dal contratto nazionale, non rispettando i naturali orari di lavoro, non versando agli istituti previdenziali, non praticando nessuna cultura della sicurezza e mettendo a repentaglio la vita dei lavoratori e la responsabilità personale dei committenti?.
?Poniamo grande attenzione alle imprese avviate da cittadini stranieri ? ribadisce Tommaso Ausilio Siamo consapevoli delle difficoltà aggiuntive che quest?ultimi incontrano e come associazione di categoria siamo al loro fianco, sostenendoli in tutte le forme possibili. Ma riteniamo che si debba comunque contrastare qualsiasi forma di lavoro non regolare, sia che esso venga messo in atto da imprenditori italiani o stranieri?
Cna invita quindi tutti, media compresi, a valorizzare esperienze che hanno fatto e che fanno la storia dell?artigianato edile in Casentino.
Quelle piccole imprese, che da anni sono ?depositarie? di capacità imprenditoriale, realizzativa, e di serietà professionale, che ha generato nel tempo un rapporto di fiducia reciproca con la committenza, rapporto fiduciario indispensabile per ottenere un prodotto così rilevante come è l?abitazione

Articlolo scritto da: CNA Arezzo