AREZZO – In alto i calici per brindare al secondo sommelier d’Italia. In Sala dei Grandi il Presidente della Provincia Vincenzo Ceccarelli, quello della Camera di Commercio Pietro Faralli e l’Assessore provinciale all’agricoltura Roberto Vasai hanno celebrato lo splendido risultato ottenuto dal Sommelier aretino Cristiano Cini, secondo classificato al concorso nazionale "Miglior sommelier d’Italia – trofeo Guido Berlucchi 2006".
A Cristiano Cini è stato consegnato un premio realizzato dalle abili mani dell’orafo Alano Mafucci, con un grappolo d’uva con splendidi acini rossi e un calice. "Abbiamo voluto celebrare questo risultato – ha spiegato l’Assessore Roberto Vasai – e lo facciamo in Sala dei Grandi proprio perché queste pareti ci trasmettono le nostre grandi tradizioni del lavoro, in particolare quello agricolo. Cristiano Cini rappresenta la punta di diamante dell’Ais della provincia di Arezzo e ne testimonia la grande crescita di questi anni".

Il premio ottenuto da Cristiano Cini è un vanto per il territorio, ha affermato il Presidente della Provincia Vincenzo Ceccarelli. "E’ un segno della bravura, della capacità e della crescita di Cristiano, in primo luogo, ma è anche un risultato per tutto il nostro sistema che si accompagna ai riconoscimenti che ottengono i nostri vini in tutto il mondo", ha sostenuto Ceccarelli. Sull’importanza della collaborazione fra istituzioni, aziende e sommelier ha puntato invece la sua attenzione il Presidente della Camera di Commercio Pietro Faralli: "c’è una grande collaborazione per la crescita del settore dovuta agli investimenti delle aziende, alla passione che caratterizza chi ci lavora ed all’impegno comune di Provoncia e Camera di Commercio". Dopo aver ricevuto il premio tra gli applausi del pubblico presente in sala, Cristiano Cini si è detto orgoglioso dell’attenzione che gli è stata riservata. "La cosa importante è che il territorio sia cresciuto e stia crescendo con il grande lavoro della delegazione aretina dell’Ais, che ringrazio, e con una collaborazione da parte delle istituzioni che è di vitale importanza", ha concluso Cristiano Cini.