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Arezzo ‘sposa’ l’iniziativa Coldiretti

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Arezzo ‘sposa’ l’iniziativa Coldiretti

Sensibilizzate Provincia di Arezzo, Comune e Camera di Commercio. Il presidente Marcelli: <<Vogliamo nuove opportunità per le imprese a tutela dell’ambiente toscano>>. Per la proposta di legge regionale occorrono 5mile firme.

Le istituzioni aretine “sposano” l’iniziativa di Coldiretti, “No-Strano, Sì, toscano!”, e firmano a difesa ed in favore del consumo dei prodotti agroalimentari locali. Durante la presentazione di quest’oggi nella sede della Provincia di Arezzo, è avvenuta l’adesione formale del presidente della Provincia Vincenzo Ceccarelli; dell’assessore provinciale all’agricoltura Roberto Vasai; del sindaco di Arezzo Giuseppe Fanfani, e del presidente della Camera di Commercio Pietro Faralli. Nei giorni scorsi invece aveva già aderito all’iniziativa il vescovo di Arezzo Gualtiero Bassetti.
"Coldiretti – ha spiegato il presidente di Coldiretti Arezzo, Tulio Marcelli – è convinta della necessità di garantire nuovi sbocchi di mercato ai produttori toscani e di promuovere l’utilizzo dei prodotti freschi e di stagione, per di più ecosostenibili, ottenuti con tecniche colturali rispettose dell’ambiente. Siamo certi dell’opportunità di valorizzare i prodotti che hanno un forte legame con il territorio di origine, abbiamo quindi deciso di presentare una proposta di legge di iniziativa popolare, con cui la Regione sarà chiamata ad adottare interventi adeguati per tutelare il Made in Tuscany".
Per concretizzare la proposta di legge regionale, che impegna la Regione Toscana a fare proprie le misure e gli interventi adeguati per favorire, appunto, le produzioni tipiche e la vendita diretta "Coldiretti – ha proseguito Marcelli – ritiene che questo possa avvenire con una concertazione progettuale attraverso la quale creare un nuovo modello di sviluppo necessario per il rilancio dell’economia locale del territorio, a tal proposito abbiamo coinvolto tutti i sindaci, la Provincia e la Camera di Commercio, oltre che tutte le forze sociali della Provincia". Per realizzare questo progetto occorrono minimo 5mila firme su base regionale, l’obiettivo di Coldiretti Arezzo è molto più ampio e tende a coinvolgere tutte le categorie produttive all’interno del comitato promotore dell’iniziativa. "La proposta di legge vuole inoltre assicurare – ha aggiunto Angelo Corsetti, direttore di Coldiretti Arezzo – che la ristorazione collettiva utilizzi almeno la metà dei prodotti agricoli e agroalimentari di origine regionale indicandone la provenienza nei menù. Inoltre si pone l’obiettivo di favorire l’utilizzo di biomasse e biocarburanti attraverso un appositi incentivi previsti da un piano energetico regionale". Per raggiungere questi obiettivi Coldiretti suggerisce di agevolare l’Irap per gli esercizi commerciali che offrono almeno il 30% di prodotti regionali; subordinare il rilascio delle concessioni edilizie (con relativo abbattimento dei costi) per la costruzione, l’ampliamento e la ristrutturazione di esercizi commerciali di grandi dimensioni disposti a inserire nell’offerta almeno il 30% di prodotti locali. E poi dimezzare l’addizionale regionale sui carburanti per chi acquista una determinata quantità di prodotti sul territorio regionale favorendo la riduzione dell’impatto ambientale (acquisti a “chilometri 0” ); infine attribuire il marchio regionale di riconoscimento agli esercizi che offrono prodotti regionali. Intanto hanno già aderito all’iniziativa alcuni enti locali tra cui il Comune di Montevarchi, la Comunità Montana della Valtiberina e la Federconsumatori.

Articlolo scritto da: Coldiretti Arezzo