380 costumi per i figuranti e 23 gualdrappe per i cavalli: questo il patrimonio dell’Istituzione Giostra del Saracino. “Un patrimonio – sottolinea l’assessore al bilancio, Giuseppe Marconi – che conosce l’inevitabile consunzione e degrado determinati dal tempo e dall’uso in piazza. Per questa ragione abbiamo deciso di stanziare annualmente un contributo che possa mettere l’Istituzione nella condizione di effettuare il ricambio dei costumi. O gradualmente o in modo globale quando sarà ritenuto necessario. La cifra, per quest’anno, è di 25.000 euro”.

I costumi attualmente indossati sono stati utilizzati per la prima volta nella edizione di agosto del 1992. Il rinnovo si era reso necessario perchè quelli degli anni ’50 erano usurati dal tempo. Fu quindi nominata una Commissione per studiare sia la coerenza e fedeltà storica che i bozzetti da sottoporre all’esame dell’allora Consiglio Generale della Giostra. Fu affidato l’incarico alla Ditta “Costumi D’Arte” di Roma che divise la confezione degli stessi in tre lotti per una spesa complessiva di oltre 1 miliardo delle vecchie lire e che è stata impegnata nelle operazioni di realizzazione dal 1986 al 1992.

Nel 1992 furono poi creati tutti gli accessori che non rientrarono nel rifacimento dei costumi quali calzature, spade, elmi, scudi, vessilli tutti realizzati da ditte ed artigiani locali. I costumi sono stati resi possibili dal contributo fondamentale della Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio e naturalmente del Comune di Arezzo.
Ricordiamo che vengono sottoposti ad una manutenzione periodica in collaborazione con l’Università di Firenze – Corso di laurea in Cultura – Stilismo e Moda – sezione restauro tessuti. Questa operazione viene poi concretamente svolta dalla Sartoria Parigi che ha ricevuto dalla Istituzione Giostra l’incarico di provvedere alla manutenzione di tutti i costumi due volte all’anno. Il Servizio Turismo, Giostra del Saracino e Folclore del Comune si occupa anche dell’importante lavoro di recupero e catalogazione dei costumi storici della Giostra.

Altro contributo garantito dal Comune alla Giostra è di 5.000 euro in spesa corrente. “Serviranno – conclude Marconi – ad aumentare il fondo di dotazione dell’Istituzione e quindi a sostenere, in modo diretto, le attività dei Quartieri, dei Musici, degli Sbandieratori. E’ un contributo di modesta entità e questa è causata dalla carenza di risorse economiche ma è comunque un segnale dell’attenzione dell’Amministrazione comunale alla Giostra del Saracino”.