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Atto d’indirizzo del gruppo consiliare della Margherita

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AREZZO – Il consigliere Marco Donati è il primo firmatario di un atto d’indirizzo della Margherita che verrà discusso in una delle prossime sedute del Consiglio Comunale. Ecco il testo:

PREMESSO CHE

la “relazione annuale sullo stato delle tossicodipendenze in Italia” presentata il 13 luglio 2006, rileva che : “aumentano i consumi di droghe illegali nella popolazione generale. Si osserva infatti che l’uso di stimolanti e di allucinogeni nel passaggio dalla rilevazione del 2001 a quella del 2005 triplica. Aumentano anche i consumatori di cannabis che passano dal 6,2% all’11,9% del campione; da evidenziare prevalenze che oscillano tra il 20% ed il 25% dei soggetti rispondenti fra i 19 ed i 21 anni. Si registra inoltre un incremento nell’uso di cocaina; la prevalenza, nel periodo considerato, raddoppia passando dall’1,1% al 2,2%. Si nota invece un decremento della percentuale di utilizzatori di eroina. Sono i giovani e i giovanissimi a fare maggior uso di sostanze psicotrope.”
Dai dati si evince inoltre che il recente aumento nel consumo di cocaina è legato in particolar modo al costo della stessa, diminuito in maniera sensibile negli ultimi 5 anni. Tale diminuzione risulta ancora più marcata se prendiamo a riferimento, non solo il costo nominale della sostanza, ma anche, e soprattutto, il costo reale rispetto al 2001. A quest’ultimo aspetto rischia di associarsene un altro altrettanto pericoloso e dalle stesse caratteristiche, ovvero una tendenza identica e più recente relativa alla diminuzione del costo dell’eroina nera.
RITENUTO CHE

il quadro che emerge dalla ricerca risulta ''particolarmente preoccupante'', soprattutto per quanto riguarda i giovani, sottolineando che è in crescita negli ultimi anni il fenomeno dell’ uso combinato di sostanze.
Testualmente : “Dagli studi campionari risulta che il 7% dei soggetti intervistati (15-54 anni) e l’8% degli studenti ha fatto uso nella vita di più sostanze illegali. Si evidenzia, fra i consumatori (15-54 anni) di sostanze illegali, un abuso di alcol nell’8% dei casi e un diffuso utilizzo di psicofarmaci (12%). Il 14% degli studenti che ha riferito l’uso recente di sostanze illegali si è ubriacato nei 30 giorni precedenti all’indagine ed il 24% ha assunto psicofarmaci. L’1,8% dei soggetti (15-54 anni) intervistati ha riferito uso combinato di sostanze negli ultimi 12 mesi e nella maggior parte dei casi la cannabis è stata una delle sostanze utilizzate. Questo dato proiettato sulla popolazione generale di pari età porta ad una stima di oltre 560.000 persone e di circa 145.000 studenti che nel corso del 2005 hanno fatto uso combinato di più sostanze di cui nel 98% dei casi una di esse è la cannabis. Tabacco e alcol sono le sostanze di iniziazione per la maggioranza dei consumatori di droghe illegali e se per l’85% degli soggetti che hanno riferito uso di cocaina e per il 74% di coloro che ha usato eroina la sostanza psicotropa illegale di iniziazione è stata la cannabis, la maggior parte dei consumatori di cannabis (75%) resta “fedele” alla propria sostanza di iniziazione.”
L’aumento del consumo di alcolici tra i giovani diventa a sua volta pericoloso sia come determinante di altre dipendenze, degenerando in precoci forme di alcolismo, sia in quello che possiamo definire alcolismo del “Finesettimana”. Particolarmente legato a quest’ultimo è il fenomeno che riguarda l’abuso di bevande denominate Alcopop, ovvero, alcolici veri e propi caratterizzati da un gusto piacevole che ne smorza il reale sapore favorendone il consumo.
CONSTATATO CHE

dalla stessa relazione emerge una forte diminuzione della percezione del rischio legato all’uso degli stupefacenti da parte della popolazione giovanile scolarizzata di età compresa tra i 15 e i 19 anni. I giovani che percepiscono un danno per la propia salute per l’utilizzo di sostanze psicotrope illegali passano dal 90% al 79%. Particolarmente si rileva, dall’indagine eseguita in tra i giovani toscani e non solo, un modello di consumo “voluttuario e non apparentemente problematico” che utilizza le sostanze nell’idea dell’autocontrollo.
OSSERVATO CHE

il consumo di droghe leggere avviene ormai anche in molti luoghi pubblici, frequentati da un notevole numero di giovani, ivi comprese le scuole, i parchi pubblici, le discoteche ed i bar.

CONSIDERATO CHE
molti giovani, che fanno abitualmente uso di droghe leggere, non dichiarano la loro dipendenza e tendono perciò ad abbassare le percentuali dei consumatori di sostanze, risultanti dalle ricerche del dipartimento nazionale antidroga;
RITENUTO PERCIÒ CHE

l’impegno volto a dissuadere i giovani dall’utilizzo di droghe leggere e pesanti e dall’abuso di alcolici, svolto dalle istituzioni e dalle scuole del territorio, riceva nuovi impulsi e maggiore dedizione affinché possa radicarsi nelle famiglie e nei giovani stessi la consapevolezza che l’utilizzo di droghe non favorisce la crescita umana e sociale di un individuo ma, anzi, deresponsabilizza e deprime;
CONSIDERATO CHE

i dati fin qui elencati evidenziano soltanto una delle tante manifestazioni del disagio giovanile, che spesso conosce altre dimensioni, quali, atti di bullismo, problemi di alimentazione e difficoltà nell’instaurare relazioni interpersonali, generando insicurezze, paure e solitudine nei giovani che ne sono vittime; tutti aspetti che evidenziano l’urgenza di aprire spazi di dialogo e confronto che attraversino tutti i settori della vita sociale a partire dalla famiglia e da tutte le altre agenzie educative perché i valori di tipo collettivo e solidaristico nell’ambito sociale, religioso e politico possano trovare eco ed attrattiva nel mondo giovanile concorrendo a far emergere le vere vocazioni che tale mondo racchiude;
RILEVATO CHE

Arezzo rischia di non essere esente da una tendenza di carattere nazionale che vede i giovani nella possibilità di consumare droghe in qualsiasi momento della loro quotidianità. A questo si aggiunge che le ultime rilevazioni dell’Osservatorio Toscano di Epidemiologia, datate 2004, hanno posto in evidenza dati preoccupanti, dai quali si evince che il 33,2% dei giovani toscani in età scolarizzata tra 14 e 19 anni ha fatto almeno una volta uso di sostanza stupefacenti e che Arezzo si pone di poco al di sopra della media con un dato pari al 33.3%.
La realtà aretina inoltre non è immune dal fenomeno dell’aumento del consumo di alcol tra i giovani e i giovanissimi. Il fenomeno, pericolosamente in crescita, è causa di spiacevoli episodi di teppismo ai danni della cosa pubblica, oltre che di più ben gravi problematiche legate agli incidenti stradali con ciclomotori e autovetture.
IL CONSIGLIO COMUNALE DI AREZZO

Invita il Sindaco a promuovere e ad allargare il dibattito sul disagio giovanile, portando la questione all’attenzione della Conferenza dei sindaci per costruire un percorso che preveda:

* Approfondimento dell’indagine riguardo ai dati inerenti il disagio giovanile, affinché vi possa essere una base concreta su cui impostare percorsi di intervento;

* Individuazione di progetti nel e con il mondo giovanile in collaborazione con tutte le agenzie educative della zona;

* Coinvolgimento delle istituzioni diffuse sul territorio, dalle famiglie alle scuole fino alle agenzie educative, affinché l’allarme in merito al disagio giovanile venga recepito in modo costruttivo dall’intero territorio per sviluppare un lavoro di prevenzione e di formazione giovanile più intenso e più propositivo nel merito, al fine di determinare, se possibile, un’inversione di tendenza rispetto alla percezione dei più giovani nei confronti della pericolosità del consumo di droghe e alcol.

Donati Marco

Arcangioli Alessandro

Cutini Andrea

Domini Ulisse

Triggiano Luigi

Ralli Luciano