AREZZO – Un vero progetto di reinserimento nella società civile per quelle persone scarcerate grazie all’indulto. È questo il piano d’intervento messo in atto dal Provveditorato Regionale della Amministrazione Penitenziaria per la Toscana e l’Assessorato alle Politiche Sociali della Regione Toscana. Il progetto, la cui prima tranche è finanziata con risorse erogate dalla Cassa delle Ammende del Ministero della Giustizia, prevede, tra l’altro forme di inserimento lavorativo in aziende presenti nel territorio toscano.
Per beneficiarne le aziende devono assumere il soggetto interessato anche con contratto a tempo determinato e il contributo per l’inserimento occupazionale avrà la durata di sei mesi: 500 euro il mese per gli assunti a tempo pieno per la durata del contratto, 250 per quelli part time. Le domande devono pervenire entro il 30 novembre 2006 al seguente indirizzo: Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria della Toscana, Via Bolognese n. 84, 50139 Firenze. "Rivolgo un invito alle molte imprese sensibili nel nostro territorio – afferma l’Assessore provinciale al lavoro Alessandra Dori – a impegnarsi per assicurare un efficace inserimento lavorativo alle persone che, scarcerate grazie all’indulto, affrontano gravi problemi di accoglienza e adattamento alla società. Questo strumento vuole essere una risposta parziale ma significativa dell’attenzione a questa sfida che solo grazie all’impegno e all’interesse del mondo imprenditoriale possiamo superare".
Contributo di 500 euro per sei mesi alle aziende che assumono, anche a tempo determinato