AREZZO – Arezzo Wave rappresenta un patrimonio di tutta la nostra comunità, un grande evento culturale di dimensioni internazionali di cui la nostra città è orgogliosa. Per questo abbiamo reputato come irresponsabile la strumentalizzazione delle forze del centrodestra – che hanno chiesto in Consiglio Comunale la sospensione della manifestazione – in seguito alla trasmissione delle “Iene”.
Non ci siamo prestati a infangare il nome di “Arezzo Wave”, ma abbiamo responsabilmente diviso il problema della droga e del disagio giovanile da quello della manifestazione musicale.
D’altronde, nei sette anni di governo di centrodestra della città, ai continui attacchi alla manifestazione, abbiamo sempre reagito dimostrando solidarietà nei confronti degli organizzatori.
Sarebbe assurdo oggi, che al governo della città è tornata una coalizione di centrosinistra, vedere Arezzo Wave andare altrove in nome di incomprensioni e di una supposta indifferenza dell’amministrazione comunale, indifferenza che è assolutamente priva di fondamento.
Se la manifestazione ha bisogno di risorse aggiuntive per proseguire, esse, viste le gravi difficoltà economiche in cui versa il bilancio comunale, possono essere reperite in una ricerca comune verso altri enti e istituzioni pubbliche e private. Non si può procedere per “strattoni”, ma è necessario operare congiuntamente, anche attraverso la Fondazione Arezzo Wave, per trovare le opportune soluzioni.
Arezzo Wave fuori da Arezzo, fuori dal territorio che lo ha visto nascere e crescere in questi venti anni, non ha senso. Diventerebbe un’altra cosa. Portata fuori dalla città rischia di ridurla solo a un’iniziativa aggiuntiva ad altre, non l’iniziativa musicale più importante dell’anno per quel territorio.
Vogliamo un confronto aperto tra amministratori, organizzatori di Arezzo Wave e i cittadini della nostra città, confronto che promuoveremo nei prossimi giorni. La nostra ferma intenzione è che Arezzo Wave continui a rimanere ad Arezzo, si innovi e si arricchisca anche di nuove espressioni culturali, svolgendosi in sicurezza e in armonia con la città.
Alfio Nicotra (capogreuppo Prc/Se)
Stefano Gasperini (capogruppo Ds)
Giovanni Pelini (capogruppo Rosa nel Pugno)
Marco Tulli (capogruppo Verdi)
Alessandro Arcangioli (capogruppo La Margherita)
Marco Manneschi (capogruppo Città Aperta)