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Diritto alla casa e emergenza abitativa

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Diritto alla casa e emergenza abitativa

AREZZO – Una tavola rotonda per esaminare il problema dell’emergenza abitativa ad Arezzo: è stata organizzata per lunedì 18 dicembre alle 15.30, presso la sala “Giostra” del palazzo comunale. L’iniziativa è promossa dall’Assessorato alle Politiche per la Casa, in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche Sociali.
“Abbiamo ritenuto necessario – spiega Alessandro Caporali, assessore alle politiche della casa – organizzare un incontro tra tutti i soggetti che a vario titolo lavorano nel settore per fotografare l’attuale situazione abitativa del territorio comunale e per trovare soluzioni idonee a questo problema anche ad Arezzo particolarmente scottante soprattutto adesso che è stato bocciato il decreto sugli sfratti. Quindi, insieme agli interventi necessari per il contenimento degli affitti, è importante lavorare sull’ individuazione di piani integrati con localizzazioni di edilizia agevolata meno ampie e diversamente distribuite nel territorio. Non grandi “quartieri” ma soluzioni abitative in grado di offrire anche una reale integrazione sociale ”
Introdurrà i lavori l’assessore Alessandro Caporali a cui farà seguito l’intervento dell’Assessore Donella Mattesini.
“Avere una casa, in affitto o in proprietà – ricorda il Vice Sindaco e Assessore alle Politiche Sociali Donella Mattesini – è, insieme al lavoro, la base perché ogni persona ed ogni famiglia possano concretamente avere stabilità, vivere bene il presente e progettare il proprio futuro. Ed invece anche ad Arezzo, la casa è diventata la prima “emergenza sociale” a cui far fronte. Sono centinaia le persone morose a causa degli affitti troppo elevati, sono centinaia i giovani che devono rinunciare alla propria autonomia o a costruirsi una famiglia non potendo acquistare o affittare una casa. Le richieste di contributi economici che giornalmente arrivano ai servizi sociali, derivano proprio dalla necessità di far fronte ai costi per la casa, dagli affitti alle utenze. E’ necessario quindi, tutti insieme, ognuno in base alle proprie competenze, individuare rapide soluzioni a quello che anche nella nostra città rappresenta un “dramma sociale” per tante persone”.