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Il clima che cambia per colpa dell’uomo

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ITALIA – Mentre le trattative in corso al Summit del Clima sono impantanate e si corre il serio rischio di non fare passi avanti, il WWF Italia lancia un appello al Ministro dell’Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, che arriverà in Kenya martedì sera: l’Italia dia la sveglia all’Unione Europea perché si impegni seriamente in un’offensiva diplomatica tesa a ottenere risultati concreti dalla Conferenza sui cambiamenti climatici in corso a Nairobi. “Le testimonianze sugli impatti dei mutamenti climatici già in atto sono drammatiche in tutto il mondo, e particolarmente qui in Africa –dice Michele Candotti, Segretario Nazionale di WWF Italia – innumerevoli studi scientifici ormai confermano che se il riscaldamento globale provocato dalle attività umane continua a salire con questi ritmi, il nostro pianeta potrebbe subire conseguenze irreversibili. Per evitare una catastrofe dobbiamo rimanere ben al di sotto dei 2 gradi C di aumento medio della temperatura globale, e per riuscirci i Governi devono uscire dalla logica della burocrazia diplomatica, rimboccarsi le maniche e agire. Il Ministro Pecoraro Scanio si è contraddistinto perché ha messo al primo punto del suo impegno politico la lotta ai mutamenti climatici. Ci auguriamo che, arrivando qui a Nairobi, convinca l’Europa ad agire”.

In particolare il WWF Italia chiede che si sblocchino i negoziati sugli impegni a lungo termine di riduzione delle emissioni dei gas a effetto serra, in modo che si arrivi a un nuovo accordo su Kyoto entro il 2008. L’obbligo a breve termine sancito nel protocollo, che prevede entro il 2012 l’abbattimento del 5 per cento delle emissioni di gas a effetto serra da parte dei paesi industrializzati, non e` che un primo passo che rischia di diventare inefficace se non si accettano fin da ora riduzioni molto piu` sostanziose per il futuro. Oggi i paesi industrializzati devono considerare un`impegno di riduzione dell’ordine del 30 per cento entro il 2020; il protocollo va migliorato in modo da assicurare nuovi finanziamenti per lo sviluppo pulito delle economie meno avanzate. ‘’Ci rivolgiamo al Presidente del Consiglio Romano Prodi- sottolinea il Segretario del WWF Italia- perché porti avanti in Europa il target di riduzione delle emissioni di CO2 del 30% entro il 2020 come già fatto da gran Bretagna, Germania e Francia’’.

“I recenti risultati elettorali negli Stati Uniti aprono nuovi interessanti spiragli sul protocollo di Kyoto – spiega Candotti – ma se l`Unione europea decidesse di attendere gli sviluppi di quanto accade a Washington sarebbe un disastro”. Il fattore tempo è tutto, perché se il nuovo accordo non arrivasse nei tempi utili per assicurare una continuità tra il Kyoto 1 e il Kyoto 2, tutti gli sforzi fatti in questi ultimi nove anni sarebbero vanificati. Di qui l’appello al ministro Pecoraro Scanio: convinca la UE a non aspettare e a continuare con convinzione il percorso di Kyoto.

WWF.IT/GENERAZIONECLIMA

Articlolo scritto da: WWF Italia