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Infanzia: più servizi, più qualità

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Infanzia: più servizi, più qualità

Primo obiettivo: “nessun bambino fuori dei cancelli delle scuole”. E poi: qualità, innovazione, integrazione tra i diversi soggetti impegnati nei servizi per l’infanzia, concertazione e coordinamento. Risultati finali? Un sistema integrato dei servizi educativi ed il “piano regolatore” di questi stessi servizi.
Il vice Sindaco ed Assessore alle politiche scolastiche, Donella Mattesini, annuncia una piccola rivoluzione, di contenuto e di metodo, nella gestione di nidi e materne.

“Il primo problema che vogliamo risolvere – annuncia – è quello dell’ancora elevato numero di bambini in lista d’attesa per i nidi. Oggi i bambini accolti nelle nostre strutture, in quelle a gestione mista o indiretta sono 620 e rappresentano il 28% della potenziale utenza”. Più tranquilla la situazione nelle materne dove la domanda viene soddisfatta e dove i bambini accolti sono 2.373 nel complesso delle strutture statali, private e comunali.

Le soluzioni per fronteggiare la carenza di posti nei nidi non risiedono solo in nuove strutture ma anche nell’integrazione, nello sviluppo e nella razionalizzazione della rete di servizi esistente.
“Vogliamo mantenere centrale la gestione diretta comunale delle attività destinate ai bambini tra 0 e 6 anni – annuncia Donella Mattesini. Quindi conservare e potenziare gli standard di qualità, incrementare l’offerta di nidi, innovare ed integrare i servizi ed andare verso la definizione del piano regolatore dei servizi per l’infanzia al fine di superare le disomogeneità presenti sul territorio”.
L’Amministrazione comunale chiude la porta delle esternalizzazioni ma spalanca quelle della concertazione e del coordinamento.

“Vogliamo mettere al centro i diritti del bambini ed in questo senso intendiamo valorizzare tutte le risorse che esprimono le scuole comunali, quelle statali e quelle, private o della cooperazione, che sono accreditate o autorizzate. Una grande sinergia che determini maggiore quantità di posti, migliore qualità, organizzazione più efficiente. In questo quadro, il Comune di Arezzo può assumersi l’onere di coordinare l’intero sistema, puntando anche a creare un’unica lista di accesso per tutti i nidi e le materne aperte sul territorio comunale”.
L’Amministrazione comunale si muove anche all’interno del nuovo piano di dimensionamento scolastico in discussione in Regione Toscana ed in base al quale punta ad avere una maggior presenza dello Stato nelle scuola materne e del Comune nei nidi.

Confronto che si basa sulla concertazione a livello locale: “abbiamo già stabilito la data del primo incontro del tavolo di concertazione – annuncia il vice Sindaco Mattesini. Il 18 ottobre ci incontreremo con la Direzione comunale dell’area socio scolastica, le direzioni degli istituti scolastici, la cooperazione sociale, la Fism, le rappresentanze delle famiglie e le organizzazioni sindacali. Provvederemo poi a costituire anche un tavolo di coordinamento ed un nucleo tecnico per l’elaborazione delle ipotesi progettuali. Sono stati messi in programma incontri con il personale delle scuole comunali e con i comitati di partecipazione dei genitori”.
Alcune linee generali sono già tracciate: “il progetto – conclude Donella Mattesini – dovrà fondarsi sul rilancio dell’impegno diretto e della responsabilità del Comune nel governo, nello sviluppo e nella promozione dell’integrazone del sistema dei servizi educativi per la prima e la seconda infanzia di Arezzo. Contiamo di concludere questo processo di confronto e di partecipazione entro i primi mesi del prossimo anno, in modo tale da arrivare all’approvazione del progetto e della relativa copertura di spesa con il bilancio di previsione 2007 e con quello pluriennale 2007 – 2009”.