AREZZO – Un codice di condotta per la tutela dei lavoratori dai comportamenti e dalle situazioni di mobbing. A dotarsene è la Provincia di Arezzo, tra i primi enti in Italia ad adottare un provvedimento di questo genere che l’Assessore alle risorse umane Gabriella Cecchi presenta con legittimo orgoglio.
"Il mobbing – spiega l’Assessore Cecchi – è un insieme di comportamenti finalizzati a vessare un lavoratore in maniera sistematica, a discriminarlo, ad emarginarlo, ad intralciare le sue azioni di legittima tutela, a renderlo sempre meno credibile agli occhi dei colleghi e sempre più isolato. Gli esperti ci dicono che il mobbing è penetrato e sta aumentando anche nella pubblica amministrazione, probabilmente alimentato dalla crescente precarizzazione dei rapporti di lavoro. Non è un caso dunque che i più recenti contratti per le categorie del pubblico impiego abbiano previsto la costituzione, in ciascun ente, dei Comitati paritetici sul fenomeno del mobbing, per lo studio delle situazioni di disagio lavorativo, per prevenire i comportamenti mobbizzanti e per tutelare i lavoratori in difficoltà.
La Provincia di Arezzo ha costituito il suo comitato nel novembre 2004, composto da tre rappresentanti sindacali e tre rappresentanti dell’Ente. Il comitato, tra le altre cose, ha ritenuto utile la redazione di un codice di condotta, per spiegare ai dipendenti cosa è il mobbing, come si riconosce e si previene e soprattutto con quali strumenti il lavoratore può essere concretamente tutelato. La Giunta provinciale – prosegue l’Assessore – ha recepito il codice assumendo impegni importanti, in particolare all’articolo 8 che descrive le procedure e le modalità per la tutela dei soggetti colpiti da situazioni di grave disagio lavorativo. E’ dunque un intervento a tutela della dignità umana e professionale sul luogo di lavoro, in attesa di una legge nazionale che stabilisca finalmente, in modo compiuto, la natura del mobbing e le necessarie azioni di prevenzione, difesa e risarcimento".
Il codice prevede una serie di iniziative concrete quali la sensibilizzazione dei lavoratori, ai quali sarà distribuito nei prossimi giorni, la tutela di quelli eventualmente colpiti da mobbing, mettendo a disposizione un gruppo di consulenti del quale faranno parte un medico del lavoro, uno psicologo e un avvocato esperto in diritto del lavoro, e corsi di formazione sul mobbing e sul disagio lavorativo che avranno inizio nel 2007 e saranno aperti non soltanto ai dirigenti e funzionari dell’ente, ma anche a quelli degli uffici del personale di altri enti pubblici e di aziende private.
"Intendiamo inoltre promuovere e sostenere l’istituzione di uno sportello anti-mobbing a tutela della generalità dei lavoratori, pubblici e privati" conclude l’Assessore provinciale alle risorse umane Gabriella Cecchi.