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Le stragi del 1944 nella Toscana orientale

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AREZZO – Un libro in due parti che riunisce più studi di Enzo Droandi: “Le stragi del 1944 nella Toscana Orientale”. Sarà presentato lunedì 11 dicembre alle ore 17,45 al Teatro Comunale Bicchieraia alla presenza di Camillo Brezzi, assessore alla Cultura del Comune di Arezzo e Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia e di Ivo Biagianti, Professore dell’Università degli Studi di Siena. La prima sezione tratta delle ripetute stragi tedesche che coinvolsero l’intera provincia, a partire da un inquadramento generale dei fatti ai motivi scatenanti ogni singola vicenda: Arezzo, San Polo, Civitella, La Chiassa, Bucine, Loro Ciuffenna fino a Moggiona e tutto il Casentino e alle zone di Cortona e Sansepolcro. Tra i documenti che testimoniano l’efferatezza dei militari, anche un rapporto telefonico con protagonista Kesserling in lingua originale.
La seconda, è dedicata ai tragici avvenimenti dei campi di Laterina, Levane e Montevarchi dove vennero internati vari prigionieri sottoposti a maltrattamenti e ogni genere di violenza fisica e morale. Le fonti sono sempre attendibili: i documenti provengono infatti dagli archivi militari internazionali tedeschi e inglesi, comprese mappe inedite pubblicate nel volume.
Orazio Droandi, uno dei figli, tiene a precisare: “Il libro è stato scritto integralmente da mio padre, la famiglia ha semplicemente curato l’assemblaggio dei pezzi. Ogni anno, sempre nel periodo natalizio, la mia famiglia vorrebbe regalare ad Arezzo un libro sull’opera di Enzo. L’intenzione è durare per anni, in questa successione: le prossime opere avranno per argomento il “Viva Maria”, quindi la Giostra del Saracino e ancora la peste del 1631 ad Arezzo per la quale disponiamo di materiale ancora integralmente in schede. Speriamo di trovare il tempo anche per i racconti di mio padre, dall’Omino d’oro ad altri che narrano della cultura e dei personaggi della nostra città”.