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Meteo in Toscana e la situazione colture

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Meteo in Toscana e la situazione colture

Dopo un inizio di giugno decisamente freddo, con valori medi di temperatura che sono scesi di 7 – 8 gradi rispetto all’andamento del periodo, a partire dalla seconda quindicina dello stesso mese l’estate è andata affermandosi e i valori misurati sono stati – in modo sostanzialmente continuo – al di sopra di quelli medi di questa stagione. Dalla stessa data le temperature massime si sono attestate nelle aree di pianura e di bassa collina su valori superiori a 30° C ad esclusione dei giorni 7 e 8 luglio nei quali sono momentaneamente scese su tutto il territorio. A partire dal 22 di questo mese sono avvenute brevi precipitazioni a macchia di leopardo che comunque non hanno determinato una riduzione sostanziale della temperature massima che si è mantenuta sempre superiore al periodo.

I valori massimi degli ultimi 10 giorni hanno raggiunto e superato in molte aree della regione i 37 – 38° C ed in particolare le zone più calde sono risultate l’area interna della provincia di Grosseto, le colline centrali comprese tra le province di Pisa, Firenze e Siena e l’area centro meridionale della provincia di Arezzo.

I giorni più caldi del periodo sono stati quelli a partire dal 20 luglio ad oggi nei quali, in alcune stazioni meteorologiche dell’area fiorentina, sono stati raggiunti e superati nei giorni 20 – 22, 37 – 39° C. Dall’inizio di luglio le temperature minime notturne si sono attestate intorno a 18 – 20° C, raggiungendo, nelle notti più calde, valori fino a 24 – 25° C. Situazione molto migliore in alta collina e in montagna, sia per i valori massimi che per i minimi.

Da un confronto tra l’andamento delle temperature massime di questa estate con i dati misurati nel 2003, risulta che questa estate, sebbene in alcuni giorni sia risultata decisamente calda, non ha ancora raggiunto i picchi e la costanza delle punte di calore di quei giorni.

Riguardo l’andamento pluviometrico, dopo un autunno ed un inizio inverno caratterizzati da precipitazioni abbondanti e ben distribuite, che hanno determinato un buon rinvigorimento delle falde acquifere, nei successivi mesi primaverili ed estivi le piogge sono invece risultate sensibilmente inferiori alle medie.

Dal confronto delle precipitazioni cumulate nei mesi di giugno-luglio con lo stesso periodo del 2005 emerge una diminuzione media delle precipitazioni piovose su tutto il territorio di circa 14 mm. Nel mese di giugno, le piogge sono state praticamente assenti su tutto il territorio, in luglio si sono registrate in tutta la regione piogge anche intense nelle giornate 6 e 7 luglio, mentre successivamente le precipitazioni si sono manifestate sotto forma temporalesca. Dal 22 luglio infatti, pur persistendo su tutta la regione condizioni di tempo prevalentemente soleggiato con temperature e valori di umidità superiori alle medie, si è verificato un graduale aumento della instabilità atmosferica con lo sviluppo di nuvolosità cumuliforme associata a temporali o rovesci sparsi nelle ore pomeridiane. Da domenica 23 si è assistito ad una progressiva intensificazione della instabilità termoconvettiva pomeridiana che ha determinato lo sviluppo di fenomeni temporaleschi più diffusi e intensi che hanno riguardato le zone interne e le aree a ridosso dei rilievi di quasi tutte le province toscane.

I fenomeni temporaleschi più intensi e persistenti si sono verificati nella giornata di lunedì 24 quando sulla regione sono stati rilevati circa 4000 fulmini tra le ore 14 e le 17.

Riflesso dell’andamento climatico sullo stato colturale e sanitario delle principali colture regionali

Vite
I dati del monitoraggio fitopatologico delle colture presenti nel portale dell’ARSIA “Agroambiente.info” evidenziano che la vite si trova in questo momento nella fase di sviluppo cosiddetta di inizio dell’invaiatura, che si manifesta con il cambiamento di colore degli acini da verde a rosso per i vitigni a bacca rossa e da verde intenso a verde più chiaro e poi giallo per i vitigni a bacca bianca; lo sviluppo di questo processo fisiologico sembra leggermente rallentato dalle elevate temperature.

Per quanto riguarda lo stato vegetativo la vite non presenta particolari stati di debilitazione dovuti alla siccità in quanto le piogge del mese di luglio hanno contribuito a soddisfare le esigenze idriche della coltura. Tuttavia le elevate temperature delle ultime due settimane hanno determinato disseccamenti delle foglie basali dei tralci soprattutto nel lato dei filari maggiormente esposto al sole.

Il clima secco ha limitato notevolmente lo sviluppo della peronospora, la principale malattia fungina della vite, che nella nostra regione si è manifestata sporadicamente solo all’inizio del mese di maggio nella prima fase vegetativa della coltura, mentre invece sono presenti in tutte le aree viticole regionali attacchi di oidio sia su foglia che su grappolo che in questa fase vengono normalmente contenute con interventi a base di zolfo.

A partire da domenica 23, in alcune aree viticole ben delimitate, si sono avute grandinate che hanno prodotto danni di lieve e media entità e comunque non distruttivi sui grappoli, in particolare le aree colpite sono state la parte alta di Castellina in Chianti, Casole d’Elsa (SI), e altre aree viticole a sud di Siena, i dintorni della città di Arezzo e alcune aree dell’entroterra grossetano.

Olivo
L’olivo è attualmente nella fase di ingrossamento delle drupe e inizio di indurimento del nocciolo. La coltura ha risentito negativamente del caldo verificatosi nella seconda metà del mese di giugno, quando l’abbondante fioritura presente in tutta le regione non ha determinato una altrettanto abbondante allegagione. Successivamente, come per la vite, le piogge della prima decade di luglio hanno favorito il mantenimento di una buona vigoria vegetativa della coltura che non risulta risentire delle temperature sopra la media stagionale delle ultime settimane. Per contro i prolungati periodi caldi con temperature sopra i 32 gradi contribuiscono a limitare e ritardare lo sviluppo delle infestazioni di mosca delle olive che invece lo scorso anno già in questo periodo affliggevano varie aree olivicole toscane.

Colture irrigue
Le principali colture irrigue, quali mais, ortive, fruttiferi, necessitano in questo periodo di un maggior apporto di acqua, comunque in linea con lo scorso anno.

Colture non irrigue
Fra le colture erbacee non irrigue che invece risentono delle attuale condizioni di stress idrico sono da ricordare il girasole e il mais che nei terreni meno freschi manifestano i primi sintomi di appassimento.

Previsioni per i prossimi giorni
Per quanto concerne la previsione meteorologica, è previsto il transito di un sistema perturbato tra la seconda parte della giornata di venerdì 28 e sabato 29 luglio, con precipitazioni sparse a prevalente carattere temporalesco e di rovescio. A seguito del passaggio della perturbazione, sino a martedì 1 agosto condizioni stabili con prevalenza di cielo sereno o poco nuvoloso e bassa probabilità di pioggia. Le temperature non subiranno grosse variazioni, ad esclusione di una contenuta diminuzione delle massime nella giornata di sabato 29 luglio in concomitanza con la breve fase di maltempo.

Articlolo scritto da: Arsia – Regione Toscana