Home Attualità Saldi di fine stagione

Saldi di fine stagione

0
Saldi di fine stagione

Un esercito di oltre un milione consumatori, nei prossimi giorni, prenderà d?assalto i negozi d?ogni genere (in prevalenza, ovviamente abbigliamento, calzature, pelletteria) per approfittare dei cosiddetti ?saldi di fine stagione?

La FEDERCONSUMATORI Regionale Toscana, partendo da troppe esperienze negative delle passate stagioni, è fortemente intenzionata ad ottenere il massimo di garanzia e trasparenza, lanciando la campagna di tutela delle vendite di ?fine stagione? invitando i commercianti al rispetto delle regole e soprattutto le Amministrazioni Comunali ad attivare i necessari controlli affinché:

– Sia messo in vendita con i ?saldi di fine stagione? solo ed esclusivamente merce già presente nel negozio o nei locali a disposizione, impegnandosi a non introdurre ulteriore merce sia acquistata che ottenuta in conto deposito.

– Di evidenziare i prezzi indicando il prezzo normale, (per prezzo normale deve intendersi il prezzo praticato nei giorni immediatamente prima del saldo) lo sconto espresso in percentuale ed il prezzo effettivo di vendita scontato. (è certamente utile memorizzare alcuni prezzi di vendita praticati prima dell?inizio delle vendite straordinarie, spesso il trucco consiste nell?aumentare il prezzo normale e dichiarare sconti inesistenti)

– Di separare ed evidenziare la merce venduta con gli sconti da quella venduta a condizioni ordinarie.

– Se finisce la merce durante la vendita a sconto, il commerciante deve indicare la fine delle scorte con un cartello ben visibile alla clientela (alcuni negozi pubblicizzano sconti eccezionali, i consumatori fanno chilometri per approfittare dell?occasione, non trovano il prodotto pubblicizzato, ma intanto che sono nel negozio……?

Tale invito parte da una constatazione effettuata nei precedenti periodi dalle varie sedi provinciali della Federconsumatori Toscana, che complessivamente, hanno verificato una sostanziale inapplicazione della legge, in particolare sulla norma che obbliga l?esercente ad indicare i prezzi pieni, la percentuale di sconto e il prezzo di vendita

Tale fatto è particolarmente grave in quanto, normalmente, si reclamizza con cartelli vistosi, percentuali di sconto molto alto, e poi, nei singoli capi, lo sconto effettivo è nettamente inferiore e, non indicando la percentuale applicata, il consumatore è tratto in inganno da una pubblicità ingannevole.

Sempre più spesso, i Commercianti, nell?affannosa caccia al cliente, anticipano, di fatto, i saldi,( perché non liberalizzare la data?) applicando prezzi scontati già dai primi giorni di gennaio,(alcuni anche nel periodo natalizio) ufficializzando il fatto con l?annuncio dei saldi solo dal giorno prestabilito, con la conseguenza che, chi acquista il capo il 30 dicembre paga 100, chi lo stesso capo l?acquista il 2 gennaio paga 80, chi l?acquista il 7 gennaio, paga lo stesso 80, convinto di aver avuto lo sconto del 20% rispetto al periodo precedente ai saldi. Cosi non è in quanto:

1. il cliente che ha pagato 100 un capo che pochi giorni dopo veniva venduto a 80 senza esserci nessuna procedura di vendita per fine stagione, liquidazione, ecc è stato ovviamente truffato avendo pagato in più senza nessun motivo.
2. il cliente che il 7 gennaio ha acquistato il capo ad 80 a fronte di una pubblicità che dichiara di effettuare uno sconto del 20% per i saldi di fine stagione, è stato truffato in quanto il capo in questione, anche nei giorni di non svendita, il capo costava normalmente 80 e pertanto nei giorni di saldo non è stato effettuato nessuno sconto per saldi.

La nostra impressione è che vi sia poca vigilanza, nonostante nostre ripetute denuncie, e sostanzialmente i commercianti ?furbi? abbiano la piena libertà di continuare ad ingannare i consumatori, senza incorrere nella sanzione economica che prevede importi che vanno da 516 a 3.100 EURO.

A parere della FEDERCONSUMATORI REGIONALE TOSCANA, la concorrenza dei essere vera, liberalizziamo il periodo dei saldi: il commerciante, sulla base delle proprie esigenze, effettuata la vendita di fine stagione nei periodi più opportuni (è assurdo effettuare i ?saldi? per fine stagione il 7 gennaio nei comuni montani, o i primi di luglio a Viareggio.) Le regole devono esserci e fatte rispettare, la regola della data uguale per tutti, sembra alla Federconsumatori Toscana abbastanza assurda.

ALCUNI SUGGERIMENTI UTILI

– Non siate frettolosi nelle vostre scelte, non fare acquisti nel negozio piu caro, aiuta la concorrenza

– Controllate accuratamente il prodotto che acquistate e conservate lo scontrino, serve per la garanzia, che ricordiamoci, è di due anni.

– Se invece il prodotto presenta difetti, si può recedere dall?acquisto entro due anni e due mesi a condizione che la denuncia del vizio venga fatta, a mezzo raccomandata, entro 2 mesi dalla sua scoperta.

– Ricordatevi che non vi può essere richiesto prezzo diverso a secondo del tipo di pagamento, i contanti e le carte di credito sono assolutamente equivalenti.

– Si può recedere dall?acquisto, cambiare cioè idea, anche se non vi sono difetti solo per gli acquisti effettuati fuori dai locali commerciali (Televendite – acquisti a domicilio – per strada). Si può recedere dal contratto entro 10 giorni lavorati attraverso l?invio di una raccomandata con ricevuta di ritorno. In Toscana esiste la possibilità di cambiare il prodotto anche per i prodotti acquistati in negozio, a condizione che sia una prassi consolidata in quel negozio. Il negozio deve comunque cambiare il capo anche nei periodi dei saldi, se durante gli anni, negli altri periodi ha sempre cambiato la merce a tutti gli acquirenti.

Per ogni informazione, per presentare reclami o presentare denuncie la FEDERCONSUMATOPRI REGIONALE TOSCANA ha istituito un vero e proprio servizio legale con la collaborazione di 35 legali, e tantissimi esperti nei vari settori. La Federconsumatori è presente a Firenze in Via Nazionale 17 e nel territorio Toscano con 38 sportelli dedicati i cui indirizzi sono reperibili sul sito www.federconsumatoritoscana.it.

Lettera tipo da inviare quando ci riteniamo truffati:

AL SINDACO DI????

ALLA GUARDIA DI FINANZA DI?

E p.c. ALLA FEDERCONSUMATORI
Via Nazionale 17 – 50123 FIRENZE

Il sottoscritto_________________residente a________________via________n_____

in data______sie è recato presso il negozio_________________sito in Via_________

entrato nel negozio per effettuare degli acquisti ho constatato che su alcuni degli articoli messi in saldo (specificare per quanto possibili quali) non era indicato il prezzo normale di vendita, cioè quello a cui gli articoli venivano venduti prima del periodo dei saldi o/e non vi era indicato la percentuale di sconto effettuata in quel preciso articolo. Inoltre la pubblicità esterna afferma che tutto viene venduto con il 50% di ribasso, mentre all?interno i cartellini dei prezzi di alcuni articoli riportano sconti anche del 30 o del 20 %. Ritengo pertanto che il negoziante non abbia rispettato quanto stabilito dal D.Lgsl. 31 marzo 1998 n.144 (Decreto Bersani) e dal regolamento della Regione Toscana.

Chiedo quindi che venga effettuato un controllo sulla regolarità dei saldi di fine stagione effettuata
dal negozio?????

Distinti saluti
Firma

Articlolo scritto da: FederConsumatori