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Sicurezza alimentare, ecco i consigli

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Sicurezza alimentare, ecco i consigli

Dott. Macrì, quale è, a suo avviso, la novità più rilevante per l'Italia in materia di sicurezza alimentare introdotta dalla normativa comunitaria?

"La novità più importante è la razionalizzazione del sistema dei controlli degli alimenti che conferisce un migliore livello di sicurezza agli alimenti. In particolare viene accentuato il concetto di controllo di filiera con una maggiore responsabilizzazione dei sistemi di autocontrollo aziendali. Viene ribadita l'importanza della tracciabilità degli alimenti per garantire la rapida identificazione della sorgente di eventuali pericoli che dovessero verificarsi e quindi la loro rapida eliminazione con un efficiente sistema di "allerta" comunitario. Un aspetto di fondamentale importanza riguarda l'intero sistema di controllo, pubblico e privato, che deve operare in regime di qualità secondo regole internazionalmente riconosciute e validate da organi di accreditamento. Vengono infine definite le responsabilità nazionale e comunitarie in materia di gestione e comunicazione dei rischi che rimangono di competenza governativa. La responsabilità della valutazione "scientifica" dei rischi è invece competenza dell'Autorità Alimentare Europea (EFSA) che è un organismo indipendente e si avvale della collaborazione delle corrispondenti strutture nazionali".

Di fronte a quali pericoli oggi si possono trovare i consumatori europei quando fanno la spesa o quando si siedono in tavola?

"Il livello di sicurezza degli alimenti è attualmente molto elevato e non esistono pericoli significativi nell'acquisto dei singoli prodotti o nel loro consumo equilibrato. Il vero problema è rappresentato dalla possibilità della comparsa di nuovi pericoli "microbiologici" o "chimici" non sempre facilmente prevedibili. Infatti negli scorsi anni abbiamo avuto il problema "diossina", dovuto comunque ad attività criminali umane e, soprattutto, la BSE ancora non interamente conosciuta. Il consumatore in questi casi è stato comunque cautelato con il "principio di precauzione" che ha consentito di eliminare dal mercato ogni alimento potenzialmente pericoloso".

Quali sono invece gli errori che più spesso si commettono da parte dei consumatori?

"L'errore più grave è sicuramente rappresentato dal consumo esagerato di alimenti e in particolare da quelli ad elevato potere calorico. Abitudini alimentari sbagliate, unite allo scarso movimento fisico, sono causa di obesità che, come è ampiamente noto, è correlata a gravi malattie di cui le più note sono il diabete e le patologie cardiovascolari; esistono anche informazioni che una errata alimentazione può essere causa di patologie degenerative a carattere neoplastico".

In cosa consiste la ricerca scientifica in questo settore? In particolare quali compiti svolge l'ISS?

"La ricerca scientifica è di fondamentale importanza soprattutto nello studio dei pericoli emergenti sia microbiologici che chimici. Tra i pericoli microbiologi i più importanti da studiare sono quelli derivanti dalla malattie degli animali a carattere zoonosico la cui diffusione e possibile contagio all'uomo potrebbe avere effetti devastanti. Gli studi sui pericoli chimici riguardano prevalentemente i contaminanti ambientali, le micotossine e molte altre sostanze naturali di cui sappiamo ben poco. Gli studi sulle sostanze "inserite" volontariamente negli alimenti (additivi, farmaci veterinari, fitofarmaci, ecc.) dovrebbero essere effettuati prevalentemente dalle industrie che li utilizzano e ne traggono dei profitti. Il Dipartimento di Sanità Alimentare ed Animale dell'ISS si è specializzato in alcuni settori (BSE, zoonosi emergenti, alcune patologie nutrizionali, effetti biologici di sostanze chimiche presenti negli alimenti di origine animale) verso i quali ha indirizzato le energie disponibili con risultati apprezzabili, tanto che alcune strutture del Dipartimento sono ormai considerate importanti punti di riferimento nazionali e internazionali. Il lavoro finora svolto deve però essere considerato uno stimolo per migliorare la nostra efficienza; ciò si può ottenere con una più razionale utilizzazione delle risorse disponibili e, soprattutto, un migliore coordinamento con le altre strutture dell'ISS, con gli Istituti di Ricerca del SSN e l'Università. Una condizione essenziale è pertanto una unitarietà di intenti con la definizione di programmi di ricerca finalizzati interamente alla sicurezza dei cittadini".