Prosegue la Stagione di Prosa 2005/2006, organizzata dall?Assessorato alla Cultura e Spettacolo del Comune di Arezzo, con lo spettacolo PRIMA PAGINA con Gian Marco Tognazzi e Bruno Armando, in scena al Teatro Politeama venerdì 20 gennaio alle ore 21.
La prevendita dei biglietti viene effettuata presso il Servizio Informagiovani del Comune di Arezzo (Piazza Guido Monaco, 2, tel. 0575 377868), dal lunedì al venerdì dalle ore 10,30 alle ore 18,30.
Nei giorni di spettacolo la vendita dei biglietti viene effettuata presso la biglietteria del Teatro Politeama.
Per ulteriori informazioni è possibile contattare l?Ufficio Cultura, Attività Teatrali e Musicali del Comune di Arezzo, tel. 0575 377503-377505-377442.
Note artistiche dello spettacolo:
PRIMA PAGINA
di: Ben Hecht e Charles Mac Arthur
adattamento teatrale: Edoardo Erba
regia: Francesco Tavassi
scene: Alessandro Chiti
costumi: Mariarosaria Donadio
luci: Luigi Ascione
musiche: Giacomo Zumpano
con: Gian Marco Tognazzi, Bruno Armando, Roberto Tesconi, Corinna Lo Castro, Fausto Sciarappa, Jean Marie Ferry, Mimmo Mignemi
produzione: Compagnia delle Indie Occidentali
Tribunale di Chicago, 1929. I giornalisti apettano l?esecuzione dell?anarco-marxista Earl Williams, condannato con la falsa accusa di omicidio. Il reporter Hildy Johnson, che ha deciso di sposarsi e lasciare la vita del cronista per quella del pubblicitario, resiste al suo cinico direttore che tenta di trattenerlo. Ma il condannato fugge e casca in braccio proprio a Johnson.
?Prima Pagina? portato sugli schermi da Jack Lemmon e Walter Matthau, è a prima vista una commedia leggera che analizza le manifestazioni più caratteristiche del giornalismo, ma ad una osservazione più approfondita il reporter ed il suo intrattabile direttore riassumono i pregi e i difetti di tutta una classe sociale americana.
Per contrappunto non è difficile rilevare una calda partecipazione, da parte degli autori, al dramma del condannato, crudelmente braccato dai giornalisti ansiosi di notizie e dagli uomini della legge, non tanto preoccupati del rispetto di questa, quanto della salvaguardia dei propri interessi.
Questa spietata e movimentata caccia all?uomo, condotta non in nome di un ideale di giustizia ma a semplice soddisfazione di bassi e meschini interessi, alla fine della commedia, danno all?atteggiamento dei protagonisti un carattere di grottesca sproporzione in cui, al disopra della risata, affiora un gelido, tremendo giudizio.
Articlolo scritto da: Comune di Arezzo