E’ un’idea senza dubbio originale, quella di organizzare un vero e proprio Festival della Storia. L’idea è venuta alla Provincia di Arezzo e l’iniziativa, denominata "Timeline", si svolgerà dal 28 al 30 settembre nelle piazze della città, che saranno animate da tavole rotonde e spettacoli. "Abbiamo organizzato questo festival – spiega l’Assessore provinciale alla cultura Emanuela Caroti – perché siamo convinti dell’importanza e della necessità di offrire una lettura della complessità del mondo moderno da condividere con tutti i cittadini.
C’è infatti un bisogno di storia diffuso e la teoria secondo la quale la globalizzazione avrebbe unificato il mondo rendendolo più semplice è oggi smentita dai fatti. Non affronteremo solo grandi temi, ma parleremo anche di tematiche legate al nostro territorio, che negli ultimi anni ha conosciuto la scomparsa delle grandi fabbriche come la Sacfem e la Lebole, ha attraversato profondi mutamenti ed è coinvolto dal fenomeno dell’immigrazione. Alle tavole rotonde ed ai dibattiti si accompagneranno cinema, teatro, musica e arti visive tutte legate al filo conduttore ‘incontri e conflitti mediterranei’ che abbiamo scelto per la prima edizione", conclude l’Assessore Caroti.
Durante i tre giorni del Festival il Mediterraneo e la sua ricca storia di migrazioni fino alle vicende più recenti saranno inquadrate nel continuo processo di incontro-scontro tra popoli e culture. Si discuterà delle diverse tradizioni religiose e delle loro implicazioni sulla vita quotidiana e sulla percezione dell'altro, dei diversi modi con cui i paesi europei hanno affrontato la questione delle migrazioni dal Nordafrica e dai Balcani, questi ultimi teatro di una prolungata e sanguinosa guerra civile, della condizione della donna sulle diverse sponde del Mediterraneo. Un momento specifico di riflessione sarà dedicato alle recenti vicende della crisi libanese, che hanno aperto nuovi importanti interrogativi sul ruolo dell'Unione Europea verso le altre sponde del Mediterraneo.
Tra gli ospiti del festival vi saranno importanti studiosi, protagonisti dell'informazione, esponenti delle istituzioni, artisti dei diversi ambiti sopra richiamati. Si parlerà di religioni con Franco Cardini, di colonialismi con Nicola Labanca, di viaggi mediterranei con Stefano Malatesta, di condizione della donna con Anna Scattigno, di letteratura mediterranea con Laura Barile e Adrian Grima, di Islam europeo con Stefano Allievi, di modelli europei di integrazione con Leonardo Paggi. Durante i tre giorni di iniziative ci saranno inoltre proiezioni di film al Cinema Eden, spettacoli musicali e teatrali in piazza San Francesco e piazza San Jacopo, una cena multietnica, la presentazione di libri nelle scuole aretine con incontri tra gli autori e gli studenti, una mostra itinerante di arte contemporanea, la presentazione del Dvd "Ritratti di donne migranti" ed una serie di escursioni turistiche nel territorio dal titolo "Del viaggiare e dei viaggiatori in terra di Piero", curate dall’associazione geografica del viaggio lento.
Articlolo scritto da: Provincia di Arezzo