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Addio al grande Rostropovich

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AREZZO – Il mondo della cultura piange la morte di Mstislav Rostropovich, avvenuta a Mosca, nella sua Russia, gioiosamente ritrovata dopo la fine dell’ esilio iniziato negli anni 70. La sua tecnica strepitosa, la capacità di rendere l’essenza poetica dei capolavori del passato e di imporre quelli dei grandi compositori contemporanei, la sua capacità di dirigere con gesto e gusto “estroversi” e comunque di essere moderno, lo hanno consegnato alla storia ancora in vita. E il suo impegno civile (l’ospitalità concessa a Solgenitsin oltre che il concerto di fronte al muro di Berlino che veniva abbattuto) lo hanno consegnato anche alla leggenda.
Ad Arezzo lo ricordano l’Assessore alla Cultura Camillo Brezzi e Giulia Ambrosio, direttore artistico del Festival “I Grandi Appuntamenti della Musica”. E’ la conferma di una voce che circolava da qualche mese: Rostropovich sarebbe venuto ad Arezzo il prossimo autunno per un concerto straordinario del Festival! La doppia perdita, di Rostropovich e della possibilità di ascoltarlo sia dirigere che tenere una lezione all’Università, rende tutti più tristi. L’impegno, ora, è di ricordare Rostropovich ad Arezzo con un evento all’altezza della sua gloria così come ha fatto ieri il Maggio Musicale Fiorentino affidando al ricordo commosso di Riccardo Muti il discorso commemorativo e l’appropriata dedica dell’esecuzione di Orfeo ed Euridice.