AREZZO – Lettera del Comune di Arezzo al Presidente di Telecom Italia, Guido Rossi. L’ha firmata l’assessore all’innovazione tecnologica, Ilario Nocentini che ricorda come nel comune di Arezzo ci siano cittadini di serie A e di serie B. E questo in relazione alla diffusione della rete Adsl.
“La mancanza – sottolinea Nocentini – può essere concepita in zone rurali scarsamente abitate, nelle quali può essere ovvia la problematicità della sua installazione, ma è totalmente incomprensibile in zone densamente popolata, quale la zona urbana della “Marchionna” o le frazioni di Rigutino e Antria, tanto per citare alcuni esempi. In queste zone i cittadini raccolgono firme, sono pronti a firmare contratti per garantire anche una redditività dell'investimento, ma nonostante questo il vostro ufficio locale continua a posticipare l'installazione del servizio nelle zone scoperte”.
Nocentini si dichiara consapevole del fatto che Telecom “sia oramai azienda privata e come tale risponda del suo operato solo ai propri soci, ma non bisogna dimenticare che è stata creata e sviluppata con i soldi dei cittadini, e quindi credo che abbia il dovere, seppur solo morale, di dare un servizio ai cittadini, visto che lo stesso sarebbe anche redditizio. Se Telecom, che è il maggiore operatore nazionale, per prima non supporta lo sviluppo delle infrastrutture del nostro paese, credo che la situazione non sia certo rosea e qualche riflessione andrebbe fatta”.