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ATTILA: un progetto per aumentare la competitività delle pmi

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ROMA – E’ denominato “Attila” ed ha il compito di aumentare la competitività delle piccole e medie imprese del Lazio attraverso la qualificazione delle risorse umane e delle strutture di ricerca nel campo dell’innovazione e del trasferimento di tecnologie innovative.

Si tratta del Programma Advanced Technologies Transfer for Innovativing Latium (ATTILA), che è stato presentato oggi dall’Assessore all’Istruzione della Regione Lazio, Silvia Costa.

Tale programma si inserisce nel complesso delle azioni previste dalla Sovvenzione globale sulla nascita e lo sviluppo dell’impresa (Misure D3 e D4 del Fse 2000-2006), che ammonta complessivamente ad oltre 10 milioni di euro. Per quanto riguarda il Programma “Attila” sul trasferimento tecnologico l’Assessorato all’Istruzione ha messo a disposizione oltre 620 mila euro.

Organismo intermediario selezionato dalla Regione Lazio è la Europrogetti & Finanza, mentre soggetto attuatore è l’Associazione temporanea d’impresa composta da CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche), LUISS (Libera Università degli Studi Sociali) e Fondazione ROSSELLI (capofila).

Saranno realizzati workshop interattivi, ai quali saranno invitati rappresentanti di Università, centri di ricerca pubblici e privati, istituzioni finanziarie e intermediari tecnologici, che vedranno la presenza di uno o più facilitatori, con possibilità di avvalersi del nuovo servizio “Blus – Borsa Lavoro Università La Sapienza”, realizzato da Regione Lazio, Provincia e Comune di Roma e Laziodisu, Agenzia regionale per il diritto allo studio universitario. Durante gli incontri le imprese e i potenziali imprenditori (in particolare ricercatori pubblici e giovani laureati) potranno comunicare le proprie conoscenze specifiche e metterle a disposizione degli altri intervenuti ed avranno la possibilità di acquisire le esperienze ed i contributi degli esperti del settore, ponendo loro domande sulle problematiche e le modalità relative al trasferimento tecnologico.

“La vitalità e la straordinaria capacità delle imprese più grandi della nostra Regione di mettere a frutto i risultati della ricerca tecnologica (parlo ad esempio di Finmeccanica o delle aziende del settore farmaceutico) ci inducono ad incoraggiare e sostenere le piccole e medie imprese laziali, anche attraverso la qualificazione o riqualificazione del personale e l’adeguamento delle strutture preposte alla ricerca e all’innovazione”, ha detto l’Assessore all’Istruzione Silvia Costa.

“Con questo programma, che presenteremo con appositi seminari nelle cinque Province della Regione”, ha proseguito, “il mio Assessorato vuole fornire alle aziende del Lazio le modalità e gli strumenti per attuare il trasferimento tecnologico dei risultati tecnico-scientifici prodotti dalle Università e dai centri di ricerca della Regione, mentre agli aspiranti imprenditori si vogliono prospettare le opportunità di creazione di nuove imprese ‘knowledge based’, ossia strutturate sulla fruizione dei risultati della ricerca. Quello che ci preme sottolineare è che l’introduzione di tecnologie innovative in azienda deve accompagnarsi all’innovazione della modalità di approccio al mercato, delle strutture organizzative e dei sistemi gestionali, facendo leva, in particolare, sull’adeguamento delle professionalità del settore”.

“In Regione esiste un tessuto di imprese dinamiche e sempre più orientate alla conoscenza, che necessitano una risposta tempestiva alla loro domanda di innovazione, assolutamente necessaria per mantenere elevata la competitività”, ha affermato l’Assessore Raffaele Ranucci.

“Il Progetto Attila costituisce appunto un ulteriore passo che il Lazio compie verso l’obiettivo di Lisbona 2010, inserendosi all’interno della strategia generale che la Giunta Regionale sta portando avanti nei settori della ricerca e dell’innovazione. La priorità che ci siamo dati”, ha aggiunto l’Assessore Ranucci, “è proprio quella di creare un sistema di relazione efficace e continuo tra il tessuto produttivo e quello della ricerca, e generare quindi innovazione, nei processi, nei prodotti e nelle modalità di gestione. Tale strategia è confermata anche dagli stanziamenti che abbiamo inserito in bilancio per l’anno 2007, di ben 70.5 milioni di euro, frutto del rifinanziamento del ‘Fondo per la Ricerca Scientifica’, del ‘Fondo per lo Sviluppo Economico, Innovazione e Ricerca’ e della nascita di un ulteriore ‘Fondo per lo ‘Sviluppo Economico e Competitività’ finanziato con 40 milioni di euro provenienti dalla nuova programmazione Europea FESR e FAS. Proprio questo ultimo Fondo”, ha concluso, “ci consentirà di intervenire sul territorio per migliorarne la competitività attraverso la creazione di progetti di sviluppo orientati alla crescita dimensionale delle PMI, alla loro aggregazioni con le Grandi Imprese presenti sul Territorio e alla nascita di imprese giovanili nelle aree tecnologiche e produttive individuate come prioritarie”.

“Il progetto ATTILA”, ha aggiunto Angelo Guerrini, Direttore Generale del Consiglio Nazionale delle Ricerche, “è l’ennesima prova del rapporto consolidato che il CNR ha ormai da anni con la Regione Lazio, che si è rivelata un interlocutore prezioso sia per le risorse messe a disposizione, sia per un più generale intervento nella concertazione delle azioni di valenza territoriale e di valorizzazione di strutture e di competenze. Del resto, l’Accordo-quadro siglato lo scorso aprile proprio con la Regione Lazio prevede la creazione di un sistema regionale della ricerca e l’innovazione attraverso la realizzazione di reti regionali di competenza nei settori strategici dell’economia regionale e di interesse del CNR, per contribuire così alla nascita della cosiddetta ‘Rete Regionale dell’Innovazione’. ATTILA si colloca tra i primi progetti operativi voluti dalla Regione Lazio, che riguarderanno una ricognizione di tutta l’attività di ricerca svolta nel Lazio, la quale sarà analizzata e confrontata con i bisogni espressi dalle imprese del territorio”.

“Da una ricerca svolta dall’Università Luiss con la Fondazione Rosselli sulla struttura dell’industria laziale, sulla sua capacità di innovazione e relazione con il sistema della ricerca”, ha dichiarato il prof. Franco Fontana, preside della Facoltà di Economia della Luiss Guido Carli, “emerge come il territorio laziale sia caratterizzato da una rilevante capacità di ricerca. L’entità degli investimenti in R&S”, ha proseguito il prof. Fontana, “rappresenta nel Lazio il 2.1% del PIL contro la media nazionale dell’1,1%, A fronte di questa importante offerta di tecnologie e innovazioni si assiste ancora a una debole capacità da parte del sistema industriale di sfruttarne appieno il potenziale sia sotto il profilo competitivo sia di business . E’ proprio in questa direzione”, ha concluso il Preside Fontana”, che si inserisce Attila, il cui obiettivo è proprio quello di contribuire all’individuazione e alla valutazione di tecnologie e brevetti che possano essere trasferiti con successo alle imprese laziali, per incrementare la competitività tecnologica dei loro prodotti e dei loro processi produttivi”.