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Blocco vendita ricariche di piccolo taglio, il Governo intervenga

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Blocco vendita ricariche di piccolo taglio, il Governo intervenga

ISCHIA (NA) – Generazione Attiva, Associazione Nazionale indipendente in difesa dei Consumatori, chiede al Governo di intervenire urgentemente nella questione sollevata dai Tabaccai che lamentano margini troppo bassi di guadagno sulla vendita delle ricariche telefoniche e che hanno sospeso da due giorni la vendita delle ricariche telefoniche di valore inferiore a 10 Euro.
Ci dispiace notare, ancora una volta, il silenzio delle altre associazioni di consumatori che in altri casi sono sempre pronte ad intervenire solertemente.
Un blocco delle ricariche di piccolo taglio non va che a vantaggio degli operatori di telefonia mobile, a danno dei consumatori, obbligati a pagare importi superiori alle proprie disponibilità.
A conferma di ciò ricordiamo come, secondo quanto riportato nell'indagine conoscitiva sui contributi di ricarica nei servizi di telefonia mobile a credito prepagato realizzata congiuntamente da Antitrust e Agcom, si evidenzi che nel 2005, ultimo anno preso in esame, i tagli di minore importo (ossia fino ad un massimo di 20 euro) hanno rappresentato oltre il 70% delle ricariche effettuate (pari a 548 milioni di operazioni) e circa il 48% (827 milioni di euro) del valore complessivo dei ricavi degli operatori derivanti dal contributo di ricarica (ovvero della spesa sopportata dagli utenti per tale componente di prezzo del servizio, pari a 1.714 milioni di euro).
Generazione Attiva quindi chiede al Governo di intervenire e convocare un tavolo con i Tabaccai ed i Consumatori affinché i primi possano poter vendere le ricariche con un margine dignitoso e i consumatori possano ritornare a ricaricare il proprio telefonino del valore desiderato.