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Catamarano di ricerca Oceana attaccato da pescherecci Francesi

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Catamarano di ricerca Oceana attaccato da pescherecci Francesi

Nonostante l’inseguimento, – avvenuto lunedì 21 maggio, 25 miglia a sud di Saint Ráphael – le minacce e gli attacchi subiti dal catamarano Oceana Ranger da parte della flotta di imbarcazioni francesi con reti derivanti, note come thonailles, Oceana è riuscita a divulgare le immagini (video e fotografie) che dimostrano che una flotta costituita da decine di pescherecci francesi utilizza reti vietate per catturare specie minacciate, come il tonno rosso.

Negli ultimi due anni, la Francia ha superato la quota che le era stata concessa per la cattura del tonno rosso. Una parte di queste catture viene effettuata da una flotta di pescherecci che utilizza reti derivanti di 3-8 chilometri di lunghezza nel golfo del Leone.

Come Oceana ha potuto comprovare sul posto, i pescherecci francesi sono pronti ad usare la violenza pur di evitare che le immagini, che mostrano le loro attività nel Mediterraneo con reti vietate dall'Unione Europea e dall'ONU, arrivino nelle mani dei ministri della pesca europei e dell’opinione pubblica internazionale.
Le immagini diffuse da Oceana non solo dimostrano gli attacchi e le minacce subite, ma anche le catture di tonno rosso, persino di esemplari giovani.
Nella prossima riunione dei ministri della pesca dell’Unione Europea, è previsto un accordo per l’eliminazione totale di queste reti derivanti che, a causa della permissività di alcuni governi e a causa di alcuni intoppi legali, continuano ad essere utilizzate da parte di alcune flotte europee a dispetto della moratoria stabilita dalle Nazioni Unite negli anni novanta e nonostante il regolamento dell’Unione Europea, che ne vieta l’uso dal 2002.

“Se gli occhi di alcuni osservatori danno fastidio ad una piccola flotta di pescherecci, significa che ciò che quest’ultima sta facendo non è qualcosa di cui andar fieri. È ovvio che le attività della flotta di pescherecci francesi con reti derivanti non sono ’pulite’, perciò hanno fatto di tutto per nasconderle” ha dichiarato Xavier Pastor, direttore della campagna a bordo dell’Oceana Ranger.

L’altra grande flotta di pescherecci che pesca nell’Unione Europea con reti illegali è quella italiana. Tuttavia, mentre le autorità francesi hanno deciso di guardare da un’altra parte nonostante il Consiglio di Stato, massimo tribunale di questo paese, abbia sentenziato che queste reti infrangono la legislazione europea, il governo italiano quest’anno ha già confiscato oltre 60 chilometri di reti illegali e si è impegnato a non consentire più questo affronto alla legalità.

Oceana chiede al nuovo governo di Sarkozy che, seguendo il suo principio di tolleranza zero nei confronti dei trasgressori della legge, trasformi in realtà questo atteggiamento e impieghi tutti i mezzi possibili per evitare che la pirateria si stabilisca in Europa.