AREZZO – Il conflitto del 1992 tra ingusci e osseti della regione di Prigorodnij, nell’Ossetia del Nord-Alania, ha influenzato così tanto le relazioni tra i due popoli al punto che neanche i bambini dello stesso villaggio, nati anni dopo il conflitto ma appartenenti alle rispettive etnie, comunicano e giocano tra loro.
Tarskoe è un villaggio diviso in due parti, una “inguscia” e l’altra “osseta” e l’unico luogo pubblico d’incontro tra le due etnie è l’ospedale locale.
Con lo scopo di eliminare le conseguenze negative del conflitto e aiutare questi due popoli a comunicare, l’associazione “Rondine-Cittadella della Pace”, in collaborazione con l’associazione “Mondo in cammino” di Vercelli, ha organizzato due giornate di giochi e incontri per un gruppo di 10 bambini, 5 osseti e 5 ingusci, organizzate dagli studenti dello Studentato Internazionale di Rondine.
Nel corso della loro permanenza, i bambini osseti e ingusci vivranno anche un’esperienza “istituzionale”: saranno infatti ricevuti dal vice Sindaco del Comune di Arezzo Donella Mattesini e dall’assessore alla cooperazione decentrata Alessandro Caporali alle 10,30 di mercoledì 25 luglio nella sala consiliare, a testimonianza di un’attenzione dell’amministrazione verso messaggi di tolleranza, di pace e di fiducia nel futuro da riporre nelle nuove generazioni.