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Comune e migranti

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Comune e migranti

AREZZO – Per poter meglio approfondire il fenomeno migratorio nella nostra città, la Commissione Scuola e Politiche Sociali, presieduta dal Consigliere di Rifondazione Cristiano Rossi, incontrerà il prossimo martedì 20 febbraio, in Palazzo Comunale, le associazioni rappresentanti delle varie comunità di migranti presenti ad Arezzo. “Discutere di politiche per l’integrazione, di immigrazione, di interventi, non può prescindere da un’attenta conoscenza del fenomeno che si va ad indagare – afferma Cristiano Rossi –, discutere di soluzioni senza conoscere la realtà porta in sé il rischio di cadere nel pregiudizio o nella superficialità dell’intervento”. La Commissione ha già prodotto una ricerca inedita che ha permesso di raccogliere informazioni sulla presenza dei cittadini stranieri nei quartieri cittadini, nelle scuole e relativamente alle attività commerciali, di ristorazione e sui phone center. “Abbiamo voluto realizzare – prosegue Rossi – uno studio per capire quale fosse la reale presenza dei cittadini stranieri nei vari quartieri e frazioni della città, quali le scuole maggiormente frequentate da bambini stranieri e l’importanza che negli ultimi anni hanno avuto gli esercizi pubblici gestiti da stranieri. Sono emersi dati estremamente interessanti, che hanno abbattuto tanti pregiudizi e preconcetti e che stanno offrendo importanti informazioni. È una ricerca che metteremo a disposizione di tutta la città”. La Commissione, in questo percorso tematico, ha già ascoltato le organizzazioni aretine, laiche e cattoliche, del terzo settore e del volontariato e le organizzazioni sindacali che si occupano, a vario titolo, di accoglienza di stranieri. Martedì prossimo, l’incontro con le comunità dei migranti sarà però determinante per raccogliere il punto di vista dei diretti interessati. “Abbiamo voluto dedicare – conclude Rossi – un apposito incontro all’ascolto dei bisogni e delle proposte dei migranti, perché rappresenta un fondamentale momento partecipativo nella costruzione di buone pratiche di accoglienza. Una città che sa essere accogliente e solidale, diventa poi una città più sicura per tutti”.