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Dichiarazioni di Pelini su piano strutturale

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Dichiarazioni di Pelini su piano strutturale

AREZZO – “Finalmente la città si è data uno strumento basilare per lo sviluppo urbanistico: è stato approvato in Consiglio Comunale il Piano strutturale.
Siamo riusciti in un compito non facile che ha comportato, prima in Commissione assetto del territorio, poi nei giorni scorsi un lungo e assiduo lavoro. E siamo riusciti dove la precedente maggioranza ha fallito.
Va considerato che il tempo che si è reso necessario per approvare il piano è inferiore al tempo che l’attuale minoranza ebbe ha disposizione e che intercorse tra l’adozione del piano e il commissariamento amministrativo del Comune di Arezzo disposto dal Governo.
Quindi, delle due l’una: o il centro destra non ha saputo amministrare o ha preferito impegnare il tempo nell’occupazione del territorio senza i vincoli di uno strumento così importante, come sembrerebbe appurare la vicenda delle innumerevoli varianti approvate.
È un Piano strutturale, questo, che noi socialisti riteniamo equilibrato, realista e che si differenzia da quello adottato sostanzialmente su due punti; l’abolizione delle aree edificabili di Sitorni e Stroppiello, che riteniamo aree non strategiche per lo sviluppo della città e per rispondere alle richieste abitative soprattutto dei giovani precari, dove debba invece prevalere il rispetto paesaggistico.
L’altro, riguarda l’aeroporto e la scelta, miope e provinciale, di collocare una tale infrastruttura ad Arezzo, città con un bacino d’utenza limitato. A questa eventualità noi socialisti intendiamo dare risposta attraverso un’iniziativa da attuare di concerto con la Regione, il Ministero e soprattutto con le Province di Siena e Perugia, individuando un’area di interesse nazionale.
La prossima meta è il regolamento urbanistico, lo strumento particolareggiato di regolamentazione territoriale che dovrà tenere conto degli interessi collettivi e pensare il territorio in base alle necessità dei cittadini, dell’economia, dello sviluppo di Arezzo, da concepire non limitatamente come legato a meri interessi speculativi immobiliari.