Home Cronaca Domani i tassisti incrociano le braccia

Domani i tassisti incrociano le braccia

0
Domani i tassisti incrociano le braccia

AREZZO – Tutti i taxi aderenti a Confartigianato Imprese Arezzo aderiscono allo sciopero nazionale. Fabio Parigi Presidente Provinciale e Nazionale della Associazione Taxi: ‘Fermo in città dalle 11 alle 13’
Hanno deciso di restare uniti e di partecipare compatti al fermo nazionale. Sono i Tassisti di Confartigianato Imprese Arezzo che incroceranno le braccia domani 31 maggio dalle 11 alle 13.
‘Quanto modificato dalla decima commissione in data 16 maggio e recepito nel nuovo testo del disegno di legge che assume il numero 2272 bis-A non accoglie se non in minima parte le richieste della categoria che sono quantomeno quelle di circoscrivere, delineare e precisare in maniera certa e puntuale quanto si va a prefigurare in materia di trasporto pubblico locale innovativo –
spiega Fabio Parigi Presidente Provinciale e Nazionale della Associazione Taxi – Azioni queste che vanno viste ed assunte anche alla luce di quanto già delineato e deciso nel decreto Bersani del luglio scorso, che ha visto sviluppare in molteplici città italiane, accordi concertati tra categoria, amministrazioni e associazioni degli utenti’.
‘Aver tolto il riferimento alla possibilità di rilascio di autorizzazioni senza tener conto di contingenti numerici e contestualmente dare la possibilità a tutte le aziende del trasporto pubblico (aziende TPL, taxi e autonoleggio) di poter operare con personale non avente gli stessi obblighi dell’attuale e senza tener conto di limiti territoriali operativi di riferimenti è solo una diversa modalità dello stesso disegno di sempre – continua Francesco Meacci Coordinatore della Federazione Trasporti di Confartigianato Imprese Arezzo – Un disegno portato avanti con ostinazione dagli stessi circoli economici che da anni cercano di liberalizzare e precarizzare il settore attraverso una costante opera di deregolamentazione che si traduce in inefficienze che immancabilmente penalizzeranno anche l’utente’.
E gli emendamenti apportati in Commissione rappresentano per la categoria un piccolo passo in avanti rispetto alla preesistente situazione, i tassisti ritengono comunque assolutamente necessarie ulteriori modifiche, in particolare quelle rivolte a circoscrivere l'operatività dei nuovi servizi agli ambiti territoriali su cui viene rilasciata l'autorizzazione e alla salvaguardia dell'attività di programmazione dei Comuni. Necessario inoltre limitare i servizi innovativi alle categorie svantaggiate e quelli svolti dalle aziende pubbliche ai soli veicoli M2, stanziare finanziamenti specifici a supporto di tali servizi innovativi.
‘La Categoria è chiamata all’astensione dal servizio taxi, per ribadire con forza e coerenza che è inutile cercare scorciatoie nell’ambito della mobilità e per dire basta alla ricerca del taxi quale capro espiatorio delle incapacità di molte amministrazioni pubbliche, di riorganizzare l’offerta della mobilità urbana, dare un taglio al tentativo di generare deregolamentazione e insicurezza – conclude il Fabio Parigi Presidente Provinciale e Nazionale della Associazione Taxi – Usiamo il diritto di protestare anche per salvaguardare gli interessi dell’utenza, affinché non ci tolgano la dignità del confronto, per ribadire che abbiamo idee ed esperienza per dare un significativo e propositivo contributo alla complessiva politica della mobilità che i problemi dell’inquinamento e della carenza di infrastrutture costringeranno tutti i soggetti coinvolti ad un attento esame di coscienza che permetterà di rivalutare il peso effettivo della categoria nel settore. Sollecitiamo infine il Governo ad una convocazione immediata delle principali organizzazioni nazionali del settore, per raggiungere un’intesa’.