Home Attualità Economia Edilizia: detrazioni bis per il 36% e per il 55%

Edilizia: detrazioni bis per il 36% e per il 55%

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AREZZO – E proroga sia. Tiziano Ranieri, Presidente Provinciale Unione Costruzioni Cna valuta positivamente la norma della Finanziaria che proroga le agevolazioni tributarie del 36% in materia di recupero e di restauro del patrimonio edilizio fino al 2010, così come la detrazione Irpef del 55% per la riqualificazione energetica.
"Si tratta di primi passi nella direzione giusta – prosegue Ranieri. Sono incentivi che hanno funzionato bene e che i cittadini, anche nella provincia aretina, stanno utilizzando in maniera crescente. E’ necessario quindi che gli incentivi non siano ridiscussi ogni anno, ma diventino strutturali. La proroga per tre anni è già un primo risultato importante”.
Anche sul piano delle risorse Cna giudica apprezzabile lo sforzo del governo anche se non ancora sufficiente. La manovra prevede un piano casa, messo a punto dal ministro delle infrastrutture, per un totale di circa 1,5 miliardi di euro, di cui 550 milioni da destinare all'emergenza abitativa e il resto per l'edilizia pubblica.
Il piano casa prevede inoltre la realizzazione di progetti straordinari di edilizia sovvenzionata, l'acquisto, il recupero e la locazione di alloggi di edilizia pubblica e il recupero del patrimonio abitativo pubblico non assegnabile.
"Sono impegni apprezzabili, ma non sufficienti – aggiunge Ranieri – soprattutto perché continua la tendenza a concentrare le risorse sulle grandi infrastrutture e c'è una contrazione costante dei bandi di gara per opere pubbliche locali di importo medio-piccolo. Pensiamo ai rischi per le infrastrutture che interessano una provincia di medie dimensioni come la nostra. La Due Mari è un esempio “storico” ".
Le pmi dell'edilizia chiedono che gli interventi per lo sviluppo siano accompagnati da una riconsiderazione del carico fiscale sul comparto e da un'iniziativa concreta contro la burocrazia.
La Cna esprime inoltre forte preoccupazione per la produzione normativa sulla sicurezza che ha moltiplicato negli anni gli adempimenti per le imprese e le sanzioni. Secondo le imprese del settore occorre quindi procedere a una sostanziale semplificazione degli adempimenti esistenti. L'elenco completo dei documenti obbligatori da tenere in cantiere tra normative sulla sicurezza, sugli appalti e sul lavoro comprende infatti 116 documenti.
Alla lista vanno aggiunti quelli previsti dagli ultimi interventi normativi, dalla responsabilità solidale tra appaltatore e subappaltatore, all'obbligo di esibire il libro matricola, alla certificazione della congruità della manodopera.
"È evidente – conclude Ranieri – che la situazione è diventata insostenibile e si rischia di ottenere l'effetto opposto a quello voluto, scoraggiando le imprese regolari a vantaggio del lavoro irregolare e sommerso”.