AREZZO – Durante il convegno di sabato 3 marzo presso l’Associazione dei Commercianti, di fronte a una folta platea di operatori provenienti da tutta la Toscana, Adalberto Corsi, presidente nazionale di FNAARC (Federazione Nazionale Agenti e Rappresentanti di Commercio) Confcommercio, ha annunciato le prossime mosse: innanzitutto il ricorso al Consiglio di Stato contro il commissariamento della Fondazione Enasarco, l’ente di previdenza integrativa ed obbligatoria degli agenti di commercio, e poi la battaglia contro il disegno di legge Bersani sulle liberalizzazioni, che prevede l’abolizione dell’iscrizione obbligatoria al Ruolo Agenti.
“Ci batteremo fino all’ultimo per impedire che l’Enasarco venga riportato nella sfera pubblica. Per questo” ha detto il presidente Corsi “abbiamo presentato ricorso contro il suo Commissariamento al Consiglio di Stato”.
La Fnaarc non si è quindi rassegnata al fatto che il ricorso contro il Commissariamento sia già stato respinto dal Tar del Lazio. “Abbiamo il fondato timore che il Commissariamento venga utilizzato per riportare la Fondazione, e il suo cospicuo patrimonio immobiliare, nella sfera pubblica da cui uscì nel 1997” ha spiegato Corsi “Ma se qualcuno pensa di scippare l’Enasarco ai legittimi proprietari, cioè gli agenti di commercio, si sbaglia! La parola adesso passa al Consiglio di Stato”.
Ad Arezzo si è fatta sentire anche la dura contestazione della categoria contro la pretesa liberalizzazione del Ministro Bersani, che vorrebbe abolire l’obbligatorietà dell’iscrizione dei neo agenti di commercio al Ruolo Agenti delle Camere di Commercio. “Abolire il Ruolo Agenti significherebbe il caos e l’anarchia: chiunque potrebbe svolgere la professione di fatto senza alcun controllo” ha detto il presidente provinciale della FNAARC di Arezzo Franco Pichi “Il Ruolo Agenti è l’unica garanzia che hanno i consumatori che i 210 mila operatori del settore posseggano le qualifiche morali e professionali per esercitare l’attività. Il Ruolo Agenti è cosa ben diversa dagli Albi Professionali perché mentre la formazione di avvocati, medici, etc. è assicurata dal percorso scolastico e solo ratificata dall’Albo, nel caso del Ruolo Agenti è esso stesso strumento di formazione prevedendo un corso abilitante per quanti non possiedono requisiti scolastici. Il Disegno di Legge di Bersani prevede genericamente una autocertificazione del neo agente di commercio che dichiara la propria idoneità, lasciando ampi margini di dubbio sugli effettivi controlli su tali autocertificazioni”.