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Foiano ricorda Giuseppe Ursi, maestro d’arte

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Foiano ricorda Giuseppe Ursi, maestro d’arte

AREZZO – "Chi l’ha conosciuto ricorda il suo carattere schivo, ma anche una grandissima umanità – così l’assessore provinciale alla cultura Emanuela Caroti descrive Giuseppe Ursi – un maestro di straordinaria capacità espressiva cui la città di Foiano dedica giustamente un appuntamento culturale importante, un segno di riconoscenza per quello che l’artista ha prodotto e per tutto ciò che ha lasciato con il suo insegnamento". La mostra dedicata al maestro Ursi sarà inaugurata domenica prossima alle ore 10 a Foiano negli spazi espositivi di Via Solferino e resterà aperta fino al 9 dicembre. La mostra prevede la documentazione dell’intero percorso artistico del maestro con la riproduzione in pannelli delle opere più grandi, impossibili da trasportare e l’esposizione di disegni autografi, piccole opere in ceramica, pittura su carta, tela, legno, incisioni su legno, bassorilievi su marmo e legno rintracciate in numerose collezioni private che coprono un arco cronologico dagli anni Cinquanta agli anni Ottanta. Vengono anche esposte opere più grandi (Crocifisso delle Poggiola, Madonna addolorata di Foiano) su concessione della Diocesi di Arezzo, ma anche foto e cataloghi d’epoca delle esposizioni cui l’artista ha partecipato ed oggetti non firmati, ma ancora riconoscibili da chi lo conobbe in vita. In sostanza l’intero "corpus" dell’opera di Ursi come è stato ricostruito attraverso una lunga ricerca archivistica e con la fattiva collaborazione dei familiari e di quanti lo conobbero. Organizzata dall’Assessorato alla Cultura e turismo del Comune di Foiano della Chiana con la collaborazione della Soprintendenza aretina, la mostra ha il patrocinio della Regione Toscana, della Diocesi di Arezzo Cortona e Sansepolcro, della Provincia di Arezzo, dell’Ufficio scolastico provinciale, della Camera di Commercio, dei Comuni di Castiglion Fiorentino, Monza e Pavia. "Tanti soggetti rendono bene l’idea dell’apprezzamento e della diffusione delle opere del maestro – ha spiegato Marcello Fatucchi, assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Foiano della Chiana – e questo evento da risalto al programma di riqualificazione culturale e turistica che abbiamo attivato per il nostro territorio. Ursi fu un vero e proprio amante dell’arte: attraverso le sue opere possiamo ripercorrere l’evoluzione artistica dagli anni ’30 fino al ’70." Aspetto saliente della mostra è il ricordo di Ursi come insegnante e maestro. Avendo insegnato per molti anni plastica e incisione presso l’Istituto professionale Pacinotti di Foiano Della Chiana, il maestro ha lasciato nel territorio aretino un grande insegnamento ed alcuni suoi allievi operano tuttora come artisti. Così, a corollario dell’iniziativa, alcuni tra questi allievi espongono le proprie opere: Adriana Braconi maioliche dipinte, Carlo Badii opere di oreficeria e scultura, Idrio Calvani e Francesco Conti sculture in legno, Mario Sbardellati alcuni altorilievi in legno, Enzo Scatragli sculture in bronzo e pietra. Il catalogo della mostra raccoglie i contributi di Paola Refice della Soprintendenza ai beni artistici, di Solaro Corsi già insegnante presso l’Istituto Pacinotti di Foiano Della Chiana e Lucio Gnalducci professore di disegno e curatore dell’allestimento espositivo. La ricostruzione delle vicende artistiche ed umane, inserite in un inquadramento generale di grande respiro, è invece curata da Giuseppe Alpini, presidente della Commissione cultura della Provincia di Arezzo. Dopo le opere del maestro ed una piccola sezione dedicata agli allievi il catalogo presenta, nella parte finale, la trascrizione del ‘Diario della prigionia’, ancora a cura di Giuseppe Alpini. In pochi appunti emergono gli anni, 1943-1944, che furono probabilmente i più difficili dell’esperienza umana ed artistica del maestro.