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Fondi comunitari: preoccupazione della Provincia

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AREZZO – Provincia di Arezzo, Comuni aretini, Comunità Montane, Camera di Commercio e rappresentanti di categoria si sono incontrati nei giorni scorsi per una valutazione sulle modalità individuate dalla Regione Toscana per la designazione dei territori su cui ricadranno per gli anni dal 2007 al 2013 gran parte dei finanziamenti del Piano di Sviluppo Rurale e del Por C.RE.O. Finanziamenti comunitari che in Toscana movimenteranno, per lo sviluppo rurale, oltre 1 miliardo e 300 milioni di Euro, mentre per le sole aree urbane circa 300 milioni di Euro. Nell’incontro, tenutosi nella Sala dei Grandi della Provincia, sono state esaminate alcune ipotesi di classificazione dei Comuni in aree urbane e rurali, predisposte a livello regionale. Tutti gli intervenuti hanno convenuto sulla non chiarezza e mancanza di univocità dei parametri adottati. "Abbiamo rilevato – commenta l’assessore provinciale all’Agricoltura Roberto Vasai – che la proposta presenta forti effetti distorcenti tanto all’interno del nostro territorio che nel raffronto con altre Provincie toscane, e questo sia per la suddivisione delle aree rurali, sia per le aree urbane, dove in particolare suscita forti perplessità il principio di ‘esclusività’ ". E Andrea Cutini, assessore alle Attività produttive spiega: "La nostra preoccupazione è accresciuta dal fatto che questa suddivisione avrà importanti conseguenze dirette, influenzando per i prossimi anni il trasferimento al territorio di cifre consistenti, ma anche indirette, agendo di riflesso su molti settori correlati quali fiscalità ed agevolazioni varie". Le istituzioni e le categorie hanno denunciato una concertazione del tutto insufficiente, ed hanno formalmente richiesto agli assessori regionali di competenza un incontro a breve per portare le proprie osservazioni e ricevere chiarimenti sui criteri adottati per la suddivisione in zone.