AREZZO – Non più muri, ma pace tra la gente. E’ questo il messaggio che le delegazioni dei comuni di Rahat, israeliano, e Betlemme, palestinese, hanno lanciato durante l’incontro con il Presidente della Provincia Vincenzo Ceccarelli e quello del Consiglio provinciale Antonio Perferi nella Sala dei Grandi del palazzo della Provincia. "La nostra Provincia – ha detto il Presidente del consiglio Antonio Perferi – è impegnata nei temi della fratellanza, della pace, della conoscenza tra i popoli. La vostra presenza qui è particolarmente significativa proprio nei giorni nei quali si celebra il 25 aprile, festa della liberazione nazionale. Non c’è pace, infatti, senza libertà". Il Presidente della Provincia Vincenzo Ceccarelli nel salutare le due delegazioni, in Italia su iniziativa del Comune di Montevarchi, ha ricordato i progetti di solidarietà e di collaborazione attivi con Betlemme. "Nel 2004 – ha ricordato Ceccarelli – ho partecipato all’inaugurazione della scuola e del centro di documentazione di Betlemme che abbiamo contribuito a finanziare. L’importanza di incontri come questo, che coinvolgono un comune israeliano ed uno palestinese, vogliono essere un auspicio per la ripresa del processo di pace. In questa Sala abbiamo raffigurati i grandi della Provincia di Arezzo e tra loro ce n’è uno, Guido Monaco, che ha inventato l’armonia musicale: vorrei che la stessa armonia regnasse tra i vostri popoli", ha concluso il Presidente Vincenzo Ceccarelli. Il Sindaco di Betlemme Victor Batarseh ha ringraziato la Provincia per l’ospitalità ed ha ricordato la situazione della sua città. "Betlemme è oggi ormai circondata dal muro ed è diventata una prigione per i suoi cittadini. In una situazione così difficile, anche a livello economico, è per noi palestinesi importantissima l’amicizia con il popolo italiano". Anche da Faisal El Hozayiel, vicesindaco di Rahat, città israeliana la cui popolazione è composta da arabi che il Sindaco di Betlemme ha chiamato fratelli, è venuto l’auspicio che venga al più presto imboccata la strada della pace. Ai componenti delle delegazioni dei due comuni, quasi tutti giovani studenti, è stato offerto un pranzo a base di prodotti tipici aretini al termine del quale sono stati accompagnati a visitare la città e la mostra "Piero della Francesca e le corti italiane".