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‘La Locandiera’ in scena a Tegoleto

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‘La Locandiera’ in scena a Tegoleto

AREZZO (Tegoleto) – Mirandolina, padrona della locanda che gestisce, è oggetto di galanti attenzioni da parte di due clienti: il Conte di Albafiorita, che spera di veder ricambiati i doni di cui la ricopre, e lo spiantato Marchese di Forlipopoli, che invece ne esige l'amore come dovuto alla sua nobiltà. Tutto ciò altera sensibilmente Fabrizio, cameriere nella locanda e promesso sposo di Mirandolina: costui viene ridicolizzato dal Cavaliere di Ripafratta, misogino per professione. Annoiata dagli spasimanti languidi che vuole burlare, Mirandolina desidera scatenare la passione nei burberi, come il Cavaliere, per veder trionfare la seduzione femminile. Ad assecondare il suo piano, contribuisce l'arrivo alla locanda di Ortensia e Dejanira, due attrici in bolletta che si fanno passare per aristocratiche; Mirandolina, capita la finzione, la asseconda, facendo sì che il Conte e il Marchese si dedichino alle nuove arrivate, per concentrare i suoi sforzi sul Cavaliere. Futura incarnazione di un’intraprendente donna d’affari, Mirandolina spalanca la finestra al nuovo secolo e ne scaraventa fuori merletti e parrucche, reperti di un Settecento in agonia. La locandiera è il primo vero manifesto del femminismo, ben identificato nella protagonista, scaltra affabulatrice che è riuscita a fare della sua attività il centro stesso della sua vita. Tra lungimiranza, lacrimucce e svenimenti ad hoc, questa donna del XVIII secolo incarna l’intelligenza e l’autonomia di una femminilità nuova, borghese e intraprendente.
Con la Locandiera di Goldoni è la prima volta che affronto un testo classico: mi aveva sempre affascinato, ma mai avevo ardito di metterlo in scena. Il rispetto per uno dei grandi autori del nostro teatro mi impediva la realizzazione della commedia. Ho sempre ritenuto che i “classici” fossero ad appannaggio di compagnie professioniste e non amatoriali, anche se talune piccole compagnie riescono a rappresentarli, con ottimi risultati – dice Giovanni Salvi che ne firma la regia e che porta così a compimento anche questa decima edizione del concorso di teatro amatoriale Storie di paese. In questa serata di gala avremo l’occasione di conoscere la compagnia che si aggiudicherà il premio quale migliore spettacolo di questa tornata fra le cinque compagnie che, come sappiamo, sono il fiore all’occhiello di questi dieci anni di storie…
Lo spettacolo andrà in scena a Tegoleto (Ar) Sabato 1 dicembre 2007 – ore 21.30 e Domenica 2 dicembre 2007 – ore 17.00