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MNLF: no al numero chiuso delle farmacie

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TOSCANA – Allora la realtà sociale, economica e politica era completamente diversa, il numero di laureati in farmacia nettamente inferiore, le esigenze della popolazione differenti e i farmaci disponibili in numero inferiore.
Nessuna legge o norma dal 1934 ad oggi ha avuto come punto di riferimento la tutela dell’interesse generale e della concorrenza tra i professionisti.
Obiettivo costante dell’atto legislativo è stata la continua ricerca della mediazione con “la corporazione” dei titolari di farmacia che, nella maggior parte dei casi, hanno dettato le varie leggi al legislatore con l’unica finalità di proteggere i propri interessi e “spartire” il mercato disponibile.
Oggi la Regione Toscana ha gli strumenti idonei per modificare tale stato di cose, può, se esiste volontà politica, coniugare concorrenza con qualità del servizio.
La strada da seguire è quella già tracciata dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato che in una relazione del 1998, più volte ribadita, ha detto no al numero chiuso delle farmacie.

Il Movimento Nazionale Liberi Farmacisti e le organizzazioni più rappresentative dei cittadini chiedono alla Regione di compiere un atto di coraggio e lungimiranza, liberando tutte le energie sino ad ora inespresse della professione.
Le politiche di liberalizzazione dei mercati non possono seguire direttrici opposte: da una parte quelle nazionali dall’altra quelle regionali. Ci vuole coerenza e continuità.
Il decreto Bersani ha socchiuso una porta sino allora “blindata”, oggi questa porta deve essere spalancata.

Il progetto “Casa della Salute” del Ministro Turco è un bel progetto per il S.S.N., realizzabile solo se sarà dotato di solide basi costituite da equità e pari opportunità.
Al contrario, se in questa casa entreranno solo gli interessi corporativi e non saranno rimossi i privilegi, sarà un progetto destinato a bloccarsi immediatamente.
L’idea dei titolari di farmacia della Toscana di “clonare” le proprie farmacie per restringere ancor di più il livello di concorrenza è contro l’interesse dei cittadini
I farmacisti non titolari toscani si attendono molto dall’azione del governo regionale, da sempre punto di riferimento per altre regioni per le proprie scelte legislative, sempre all’avanguardia.
Scelte che non possono non tenere conto di quanto l’Europa chiede ormai da troppo da tempo: aprire alla concorrenza e al libero confronto delle capacità abolendo tutte le barriere ingiustificate alla libera professione.

Movimento Nazionale Liberi Farmacisti
Delegazione Toscana