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Rosy Bindi sulla nota CEI in merito alla famiglia e i DICO

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Rosy Bindi sulla nota CEI in merito alla famiglia e i DICO

ROMA – “Considero la “Nota del Consiglio Episcopale Permanente a riguardo della famiglia fondata sul matrimonio e di iniziative legislative in materia di unioni di fatto”, espressione coerente della “sollecitudine pastorale” che tutta la comunità cristiana si sente impegnata a dimostrare verso le persone e le famiglie, sollecitudine che gli stessi Vescovi pongono in cima alle loro attenzioni e preoccupazioni, offrendo in tal modo il loro apporto alla costruzione di un clima di dialogo, di confronto e di onesta ricerca del bene comune nel nostro Paese.

Il contributo dei Vescovi si richiama fedelmente al patrimonio dei valori cristiani che vedono nella famiglia fondata sul matrimonio un riferimento per il bene delle persone e della convivenza sociale. Essi riconoscono nello stesso tempo che anche per la società, la famiglia è una risorsa insostituibile, tutelata dalla stessa nostra Costituzione repubblicana.

Con questa medesima sollecitudine, i Vescovi richiamano anche quei principi etici che, per un cattolico impegnato in politica, si presentano come punti di riferimento per guidare la sua azione. Nello stesso tempo tali principi etici sono offerti alla coscienza del cattolico come impegno non derogabile al fine di orientarlo, nella formulazione delle leggi, verso un servizio sempre più disinteressato alla crescita della dignità della persona e della famiglia fondata sul matrimonio.

Con una coscienza limpida, il cattolico è così chiamato a muoversi con discernimento di fronte alle sue responsabilità pubbliche.

I Vescovi sottolineano chiaramente come i disegni di legge che intendono legalizzare le unioni di fatto, risultino inaccettabili sul piano di principio e pericolosi sul piano sociale ed educativo. Da questo punto di vista, va detto altrettanto chiaramente che il disegno di legge del Governo sui Dico, a differenza di altri disegni di legge, non legalizza le unioni di fatto, né eterosessuali né omosessuali, ma collega diritti e doveri a situazioni di convivenza stabile tra persone, quale che sia il titolo della loro convivenza, sia esso sentimentale, sessuale o meramente affettivo-solidaristico. La differenza è sostanziale e come tale andrebbe apprezzata.

La nota inoltre osserva che “ci sono situazioni concrete nelle quali possono essere utili garanzie e tutele giuridiche per la persona che convive”, ma reputa che tale obiettivo “sia perseguibile nell’ambito dei diritti individuali, senza ipotizzare una nuova figura giuridica che sarebbe alternativa al matrimonio e alla famiglia”.

Il ddl del Governo si ispira alla medesima impostazione (nella relazione illustrativa addirittura ci si esprime quasi con le stesse parole), in quanto non crea alcuna nuova figura giuridica alternativa, ma collega diritti e doveri a una situazione (convivenza basata su vincoli affettivi) che già da decenni l'ordinamento giuridico italiano conosce a fini di anagrafe e che costituisce da tempo il presupposto di orientamenti del giudice costituzionale e dei giudici comuni, oltre che di interventi puntuali dello stesso legislatore. Il ddl sui Dico, a differenza di altri disegni di legge presentati alle Camere, non dà alcun rilievo a patti o accordi tra le persone conviventi, ma esclusivamente al fatto della convivenza stabile, proprio al fine di non istituire, neanche alla lontana, paralleli con la disciplina matrimoniale. Così facendo, il ddl governativo introduce un modello nuovo e originale nel panorama giuridico europeo.

In questa prospettiva mi pare decisivo il ruolo dei cattolici impegnati nella fatica di una legislazione che, ispirata alla Costituzione e dunque rispettosa del pluralismo etico-sociale, non perda di vista tale obiettivo e nello stesso tempo risponda ad una reale ricerca del bene comune.

Proprio per questo il Governo è impegnato a promuovere nuove politiche per la famiglia e sta lavorando alla Conferenza nazionale della famiglia che offrirà le indicazioni per il primo Piano nazionale per la famiglia.