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Omicidio sull’A1: agente indagato per omicidio colposo

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Omicidio sull’A1: agente indagato per omicidio colposo

AREZZO – E' indagato per omicidio colposo l'agente della Polstrada che domenica ha sparato due colpi di pistola ferendo a morte il 28enne Gabriele Sandri, dopo una rissa tra tifosi sull'A1. La magistratura, «nel nominare il consulente tecnico per gli accertamenti irripetibili durante l'autopsia, ha notificato all'operatore di polizia il reato di omicidio colposo», sottolinea la questura di Arezzo rilevando che si tratta di «una prima conclusione giudiziaria a seguito della ricostruzione dei fatti iniziata nel pomeriggio di ieri e protrattasi fino a tarda notte». In attesa degli ulteriori sviluppi delle indagini, l'agente «è stato destinato ad attività interna».

Ma il poliziotto rischia un'accusa più grave. «Ci dispiace molto, ma la rubricazione del reato colposo potrebbe avere un’evoluzione diversa, peggiorativa», ha spiegato il questore di Arezzo Vincenzo Giacobbe. L'agente potrebbe essere accusato di omicidio volontario. Infatti «da elementi testimoniali, visto che per quelli balistici è ancora presto – ha detto – uno dei due colpi sarebbe stato sparato orizzontalmente sul terreno, ad altezza d'uomo».

Ma il questore ha anche osservato: «Mi rifiuto di credere che un poliziotto, che ha 30 anni di attività alle spalle, con una carriera così, si sveglia una mattina e si mette a sparare».

E' invece probabile, secondo Giacobbe, che l'agente volesse mirare alle gomme dell'auto su cui viaggiava Gabriele Sandri. «Se è così – ha però aggiunto – l'agente ha preso un rischio enorme». Tra
l'altro i colleghi «hanno confermato che è stato l'agente a sparare».

Quanto al 28enne, si trovava «in macchina quando è stato colpito – ha affermato il questore – Ma non sappiamo se precedentemente la vittima fosse fuori» dall'auto, cioè se Gabriele Sandri abbia
partecipato alla rissa tra tifosi biancocelesti e juventini, che ha causato l'intervento del poliziotto. Nell'area di servizio dell'A1, nei pressi di Arezzo, dove è stato colpito il giovane tifoso laziale «sono stati ritrovati oggetti forse atti a offendere, ombrelli, coltelli, qualche biglia e qualche sasso».

E' stata ritrovata, poi, l'ogiva del proiettile che ha ucciso il giovane. «L'attività tecnica svolta – ha spiegato Giacobbe – ha dato un'ogiva compatibile con il carico delle nostre pistole, nell'ispezione cadaverica di ieri sera; è stato trovato uno dei due bossoli, si cerca il secondo».

Intanto, il poliziotto è stato interrogato dal magistrato: «Non ho mirato a nessuno, accidenti a me. Ho sparato un colpo in aria e poi mi è partito un secondo colpo mentre correvo».

L'agente insieme ad altri colleghi era intervenuto per sedare una rissa tra tifosi laziali e juventini.
Pochi istanti dopo Sandri, che si trovava in macchina con altri 4 amici, è stato raggiunto da un proiettile al collo e ha perso la vita.

Intanto l'autorità giudiziaria ha nominato un perito balistico e un medico legale per gli accertamenti di rispettiva competenza. L'agente coinvolto e i quattro amici di Gabriele Sandri sono stati ascoltati ieri dal pm di Arezzo Giuseppe Ledda, che conduce le indagini.