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Play – Arezzo Art Festival

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Play – Arezzo Art Festival

AREZZO – Un'altra scommessa vinta nell' ultima serata di Play – Arezzo Art Festival: dopo il concerto di Peter Gabriel anche quello di Lou Reed ha fatto il tutto esaurito, ha riempito Piazza Grande con 6.000 persone, tutte rapite dalle note di quella che è stata una vera e propria Opera Rock.

Un'apertura di concerto, Sad song overture, che prende per mano lo spettatore conducendolo nell'atmosfera quasi surreale che pare avvolgere da subito la piazza, attenta ed emozionata nel trovarsi di fronte a quello che si può considerare un mito vivente del rock.

Scenografia imponente, con immagini proiettate alle spalle dei musicisti come se stessimo vedendo un film e la musica ne fosse la colonna sonora. Questo è un po' Berlin, un album in cui si racconta una storia complessa, drammatica, e le proiezioni alle spalle di Reed non distolgono dall'ascolto della musica, ma anzi ne completano il godimento.

La scaletta prosegue in un susseguirsi di emozioni contrastanti, fino allo straziante pianto di bimbo di The Kids che – si è percepito perfettamente – ha gelato il sangue nelle vene di ciascuno dei presenti.

Sad song finisce e Lou saluta e ringrazia uno ad uno i membri della sua band, lo fa con soddisfazione e riconoscenza, si sente, per quei musicisti di cui si è circondato e con i quali, evidentemente, trova una sintonia perfetta.

Si chiude il sipario ma la folla non ne ha abbastanza, c'è pur sempre la speranza di sentire qualcuno dei suoi brani epocali. E infatti, tempo qualche minuto, risalgono tutti sul palco e intonano tre dei pezzi più amati in assoluto dal grande pubblico: Sweet Jane, Satellite of love, Walk on the wild side.

Il coro formato da dodici ragazzine arricchisce ogni pezzo, i musicisti suonano magistralmente, Katie Krykant a tratti duetta con Lou oppure canta al suo posto.

E i seimila presenti hanno la consapevolezza di esser stati partecipi di un evento.

La giornata di ieri ha visto anche decine e decine di persone affollare i palchi destinati ai vari spettacoli in programma: grande affluenza anche alla Sala eden per The Velvet Underground & Nico che è riuscito a richiamare numerosi fans e curiosi e per Cortoons, la rassegna di corti di animazione che è stata seguitissima in ciascuno dei due giorni di programmazione

Piazza San Francesco è stata teatro di incontri letterari d'eccezione, siamo partiti con Massimo Cotto che ha presentato il suo Everybody's talking, Drigo e Francesco Botti che hanno presentato il libro del musicista dei Negrita Rock Notes in un reading musicale. A concludere la sfilata di scrittori Federico Moccia che ha parlato in una piazza affollatissima, intervistato dalla giornalista Lara Crinò.