
AREZZO – L’assessore alla Cultura Emanuela Caroti e l’assessore alle Politiche sociali, Mirella Ricci hanno fatto il punto, questa mattina, sulle politiche di inclusione che la Provincia di Arezzo attua nelle scuole di propria competenza, ovvero nell’istruzione di secondo grado. "Le scuole superiori – ha spiegato l’assessore Caroti – incontrano particolari difficoltà nell’integrare i ragazzi disabili, che nelle scuole della provincia aretina sono 274. Gli insegnanti di sostegno possono dedicare al ragazzo che ne ha bisogno una media di 4 ore e mezzo a settimana: si comprende che c’è bisogno di altri strumenti. La Provincia ha stanziato 150.000 euro per attuare progetti che favoriscano un vero inserimento nel ‘gruppo classe’ e soddisfino esigenze specifiche, messe a fuoco attraverso i contatti con le scuole, i dirigenti, gli insegnanti di sostegno, e non ultimi i ragazzi". Analogo impegno è rivolto ai giovani immigrati, spesso catapultati in una realtà estranea di cui non conoscono neppure la lingua. Ancora una volta la parola d’ordine è integrazione, lavorare di concerto per affrontare il problema a tutto tondo con insegnanti di sostegno, insegnanti curricolari, famiglie, ragazzi, enti locali. "Anche in questo caso – continua l’assessore Caroti –, grazie ad altri 150.000 euro provenienti da finanziamento regionale, abbiamo potuto attivare corsi extracurricolari di alfabetizzazione, corsi per docenti di sostegno e non, interventi sulle famiglie grazie ai mediatori linguistici. Il numero degli studenti coinvolti non è certo piccolo: si tratta infatti dell’11% della popolazione scolastica degli istituti superiori". Per fare il punto su questi progetti di integrazione, già attivati e ben funzionanti, si terrà nella mattinata del 13 novembre prossimo presso l’Itis Galilei di via Menci ad Arezzo, un incontro che affronterà i temi dell’integrazione e della formazione. "Sarà l’occasione anche per presentare il Progetto H5 – spiega l’assessore alle Politiche sociali Mirella Ricci – che attraverso le zone sociosanitarie ha previsto l’approfondimento di specifiche tematiche legate all’handicap nel quadro dell’istruzione. Alcune scuole del territorio si sono focalizzate su argomenti diversi, trasformandosi in punti di riferimento per tutti gli insegnanti che, a livello provinciale, si trovano a doverle affrontare. L’Istituto Marconi di San Giovanni Valdarno ha realizzato il Progetto Stile, centro di formazione non vedenti e ipovedenti, l’Istituto Colonna di Arezzo ha realizzato un laboratorio di psicologia per la formazione degli insegnanti, l’Istituto Signorelli di Cortona un progetto di orientamento professionale con laboratori di ceramica, falegnameria ed informatica e l’Istituto Fermi di Bibbiena un progetto di prevenzione ed individuazione precoce dei disturbi specifici di apprendimento", conclude l’assessore Ricci.