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Semaforo verde ad una grande azienda di trasporto

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Semaforo verde ad una grande azienda di trasporto

AREZZO – “La creazione di una grande e unica azienda di trasporto pubblico locale come conseguenza del processo di integrazione tra Atam e Lfi, è un passaggio essenziale per potenziare i servizi, per renderli economicamente sostenibili, per arrivare alla scadenza della gara del 2010 con la tranquillità di aver costruito un’azienda con dimensione e qualità dei servizi che la rendono competitiva e per affrontare gli ulteriori percorsi di aggregazione con una massa critica sufficiente per conservare il ruolo del nostro territorio. L’integrazione risponde ad una precisa logica industriale: Atam ed Lfi operano nello stesso settore, possono realizzare economie di scala, a partire dall’integrazione modale a livello comunale e provinciale e dalla disponibilità delle infrastrutture logistiche. La nuova azienda avrà maggiori risorse da investire ed avrà più possibilità per pensare a nuovi e più moderni servizi.
La scelta dell’integrazione non è banalmente orientata alla necessità di risparmiare: è una scelta che investe sul futuro del servizio pubblico di trasporto, a differenza di chi vorrebbe affrontare le prossime sfide solo con le forze di Atam, un marchio glorioso cui siamo tutti legati, ma che, per dimensioni e bacino d’utenza, appare destinata ad un’impari competizione con aziende ben più grandi nella prossima gara per l’affidamento del TPL che si svolgerà nel 2010.
La valorizzazione dell’Atam passa dal contributo che essa può dare all’implementazione di un’azienda più grande ed efficiente, anche attraverso la valorizzazione e la responsabilizzazione del patrimonio di professionalità e conoscenze che essa porta in dote, riferendoci in primis al personale dipendente che ci attendiamo giustamente valorizzato nella nuova azienda.
Comprendiamo che un’operazione così importante porti con se molti interrogativi e certamente l’amministrazione comunale e il management di Atam non si sottrarranno al necessario e opportuno confronto.
Servizi migliori per i cittadini, maggiori risorse per investire, una strategia di crescita e di sviluppo del mercato, mantenimento degli attuali posti di lavoro: questa è la verità dell’integrazione tra Atam e Lfi che cozza con le affermazioni strumentali del centrodestra e di quanti, in questi giorni, si sono scagliati contro il progetto: ammantare di buoni propositi a servizio del cittadino posizioni che nascondono semplicemente faziosità politica o esigenza di preservare il proprio orticello di potere, come tutte le bugie, ha le gambe corte.
In più l’operazione porta con se un ulteriore bonus: si mantiene infatti la gestione dei parcheggi, cioè risorse utili da investire annualmente per la collettività.
Ultima cosa: qualcuno afferma che Arezzo verrà spogliata della sua azienda, che i centri decisionali verranno spostati altrove, quasi si paventa una scomparsa del servizio pubblico di trasporto ad Arezzo. A costoro un invito: si rileggano la normativa, giacché il compito di programmazione del servizio (e quindi la definizione delle linee) spetta agli enti locali, le società, invece, svolgono un ruolo gestionale. E non si preoccupi il centrodestra: in occasione della prossima gara per l’affidamento del servizio pubblico, la giunta Fanfani sarà ben più puntuale dell’amministrazione che l’ha preceduta nello svolgere il suo ruolo di programmazione in coerenza con i bisogni dei cittadini”.