Home Politica ‘Sinistra affarista ci ha regalato il fallimento di Nuove Acque’

‘Sinistra affarista ci ha regalato il fallimento di Nuove Acque’

0
‘Sinistra affarista ci ha regalato il fallimento di Nuove Acque’

AREZZO – Dichiarazione di Stefano Baldi, coordinatore comunale e di Giuseppe Matteucci, vice-coordinatore provinciale di Forza Italia: “La cosa preoccupante, totalmente sottaciuta, della vicenda che ha portato alla creazione di Aato 4 e Nuove Acque, oltre al problema dei costi idrici sostenuti dagli aretini, è che si tratta di un’evidente operazione di un gruppo di potere politico il cui vero interesse non è stato il servizio, quindi il cittadino”.
Così i consiglieri di Forza Italia Stefano Baldi e Giuseppe Matteucci esordiscono per commentare il voto di venerdì scorso in Consiglio Comunale sulla querelle.
“Questo carrozzone burocratico, inavvicinabile e incontrollabile, ha dato vita a una serie di record negativi, dalle oltre tremila interruzioni del servizio alle bollette più care d’Italia. Dobbiamo ringraziare la sinistra affarista aretina e la sua privatizzazione, da sempre sventolata con orgoglio e alla quale si aggrappa ancora oggi dopo i segnali evidenti di fallimento. Basta leggere gli interventi di alcuni consiglieri di maggioranza in Consiglio Comunale venerdì scorso, per rendersi conto di quanto tale debacle sia presentata come una cosa al più migliorabile e neanche troppo onerosa.
Riteniamo invece che quello che ci troviamo di fronte sia un vero e proprio bubbone che richiede una revisione politica dell’intera vicenda. Questo è il dovere che noi abbiamo nei confronti dei cittadini, da coinvolgere attraverso lo strumento democratico per eccellenza che è quello del referendum. Siamo sicuri che, se interpellata, la comunità aretina esprimerebbe un sentimento popolare senza ideologismi e schematismi partitici.
Compito delle amministrazioni pubbliche è vigilare la corretta gestione dei servizi da parte del privato che a sua volta deve garantire massima qualità e massima convenienza per i cittadini secondo un preciso regolamento etico. La domanda da porre – concludono Baldi e Matteucci – è: la sinistra aretina pensa ai cittadini o alla mera gestione del potere? Crediamo che la risposta sia sotto gli occhi di tutti”.