AREZZO – Giovedì alle 21, al Teatro della Bicchieraia, andrà in scena “Terìaca” di Gianni Bruschi, quarto appuntamento della stagione teatrale 2006-07. Lo spettacolo, attraverso la danza, la narrazione e il canto rievoca e rinnova un antico rito italiano di rinascita e celebrazione della vita. Terìaca è una trasposizione odierna del Tarantismo, ispirata alle donne e agli uomini che cadevano semi incoscienti per il morso reale o simbolico di un ragno che inoculava, insieme al veleno, il bisogno e la necessità irrefrenabile di un ballo travolgente, che salvasse la loro anima dal dolore e riportasse l’intera comunità, attraverso il rito, alla riflessione sul senso profondo della vita. La regia è di Francesco Botti, gli interpreti, Maristella Martella e Francesco Montanari (danza), Gianni Bruschi (voce), Francesco Botti (narratore), Antonella Prontera (violino), Domenico Candellori (tamburello). Con la partecipazione di Gilles Coullet. Musiche di Emilio Marinelli e Gianni Bruschi. Arrangiamenti Emilio Marinelli e Gianni Bruschi.
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