AREZZO – Mercoledì 4 aprile, al Teatro della Bicchieraia, alle 21, andrà in scena “Le nozze di Anatol” di Arthur Schnitzler, secondo appuntamento con “Linea giovani 2006-2007”, la trilogia di spettacoli che l’assessorato alla cultura del Comune di Arezzo ha organizzato a margine della stagione teatrale che ha riscosso un eccezionale successo di pubblico chiusasi la scorsa settimana con lo spettacolo “Rumori fuori scena” dove recitava lo stesso direttore artistico Andrea Biagiotti.
La commedia di mercoledì prossimo appartiene al ciclo di atti unici “Anatol”, capolavoro teatrale di Schnitzler, definito più volte “specchio e paravento della nostra epoca”, e sarà interpretata dalla compagnia teatrale “Quelli delle 7 e 30” del Piccolo Teatro Città di Arezzo.
“Le nozze” è una frizzante commedia degli equivoci, attualissima per i temi che approfondisce, dalle sfumature psicologiche profonde, dove ogni personaggio è privo di nucleo e vegeta in una desolata solitudine, cercando esasperatamente di risolverla in un girotondo di episodi sorridenti. Sotto un tono lieve e scherzoso, viene messa in scena una società che si limita a rivestire il suo perfetto vuoto morale con belle immagini. L’impressionante freddezza e originalità dell’opera sta nell’esprimere il suo disperato nichilismo senza sfociare nella tragedia, anzi sfiorando la farsa.
L’atto unico infatti racconta la storia di un giovane, benestante e piacente, Anatol appunto, che attraversa una crisi d’identità cronica: il giorno stesso delle sue nozze si accorge di non essere fatto per il matrimonio e allo stesso tempo non riesce a dire alla sua amante Ilona che sta effettivamente per sposarsi. Riuscirà a mascherare il tutto almeno per un po’, anche grazie alla complicità dell’amico Max che debolmente lo incita a “rispettare le regole della moralità sociale”.